Il giornalista, Alfredo Pedullà, ha analizzato sul suo portale alfredopedullà.com l’attuale situazione del Napoli.
“Se Napoli-Genoa si stesse giocando ora, in questi minuti, probabilmente staremmo ancora sullo 0-0. La cosa più preoccupante, più assurda, è che nello scaricabarile in casa azzurra gli alibi sono diecimila e tutti pensano di aver ragione. La verità è che un organico del genere dovrebbe avere uno straccio di gioco almeno per cinque partite di fila, non per una notte (quella contro il Liverpool), poi chisseneimporta. Il problema del Napoli era quello di prendere un allenatore di nome, e che nome, per dimenticare le tre stagioni di Sarri. Quando si parlava di calcio, si produceva calcio, si godeva per lo spettacolo. Ancelotti ci sta provando, siamo al secondo tentativo, ma i risultati sono fin qui modesti. Le tracce sono pochissime e il tempo stringe, non da oggi. Il Napoli è in profonda crisi, la cosa grave è che nessuno riesce a curarlo, Ancelotti in testa. L’organico non può comprendere figuracce del genere, i mega ingaggi anche. Siamo quasi a metà novembre, invece sembra una routine di metà marzo quando sei stanco mentalmente, hai attraversato tutta la crisi e ti sei rassegnato. Non può essere così a metà novembre, il conto qualcuno dovrà pur pagarlo”.
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