Il noto giornalista ed esperto di mercato, Alfredo Pedullà, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni all’interno del suo editoriale. La redazione di Iamanples.it riporta quanto scritto su Datasport.it
Se fossi Aurelio De Laurentiis, farei così. Dopo le ultime dichiarazioni di Walter Mazzarri, lo chiamerei in disparte e gli direi: ‘La tengo sotto contratto con il Napoli fino al 2013, la pago mese per mese, ma non la libero. E nello stesso tempo prendo un altro allenatore’. Così Mazzarri la finirebbe, una volta per tutte, di giocare con i tifosi, con il presidente che gli ha dato tutto. Non so se De Laurentiis lo farà, credo di no e lo capirei. Ma bisogna smetterla con questi signori che hanno un pezzo di carta (importante) in cassaforte e poi si propongono a destra e a sinistra. Basti e avanzi il particolare raccontato da Alberto Cerruti, prima firma della ‘Gazzetta’, venerdì sera a Sportitalia. ‘Nella primavera del 2010 Mazzarri si offrì indirettamente al Milan. Quando gli dissero che non ci sarebbero stati margini, si affrettò a prolungare il contratto con il Napoli’. Bisogna aggiungere altro? Egregio presidente, il suo Walterino si comporta così. Lei ha fatto di tutto e di più, gli ha dato qualsiasi cosa. E adesso non ha il coraggio di dirle in un respiro e con un sospiro che non se la sente più. Le manda messaggi a intermittenza, avvicinandosi sempre più a quello che è il suo scopo: farsi liberare per andare alla Juve. Ha simile difetto, da sempre. E adesso vi racconto questa che forse fa la differenza. Storia del 17 maggio 2008: Mazzarri aveva un impegno con la Sampdoria, ma stava fremendo per andar via. Incontrò a Roma sia gli emissari del Napoli che quelli della Lazio (ci sono i testimoni, poi lo ammise anche De Laurentiis), fuoco e fiamme pur di farsi liberare. E ricordo che quella sera, interpellato da Tele Nord Genova, dissi che il signor Mazzarri non poteva giocare con la pelle della Sampdoria. E che i contratti andavano rispettati. Il permaloso Walter, amico dei giornalisti che parlano bene a prescindere (gli scendiletto) se la prese così tanto da spedirmi messaggi velenosi e offensivi. Come se avessi dovuto difendere il suo tentativo di giocare con due mazzi di carte. La Sampdoria non lo liberò, forse i suoi rapporti con Marotta si deteriorano in quei mesi. Ora ripete lo stesso giochino: gli piace da morire, ma dimentica di avere un contratto. E fa i paragoni con Delio Rossi (in scadenza), Gasperini (da tempo ai margini del Genoa e possibile erede a Napoli) come se i comportamenti fossero gli stessi. Entro sette-dieci giorni sapremo. Intanto, una cosa va memorizzata: Napoli e il Napoli sono più grandi di Mazzarri. Hanno un passato e un presente inequivocabili. Il signorino ha voluto rovinare il grande lavoro che ha fatto, compresa la qualificazione in Champions, per le sue libidini personali. Ma passerà: Napoli e il Napoli hanno diverso spessore rispetto a chi tradisce senza scrupoli.”
La Redazione
S.D.
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