Noi pensiamo che il giornalismo debba essere soprattutto libertà di pensiero e di opinione. Qualsiasi giudizio è opinabile, l’importante è non essere minimamente condizionati. E allora vi chiediamo scusa se andiamo a ruota libera, scriviamo quello che pensiamo senza alcun freno a mano. Siamo contenti di non aver avuto in trasmissione Mino Raiola per non correre il rischio di essere ipnotizzati: c’è chi gli dedica pagine e pagine, speciali e speciali, esclusive ed esclusive, poi neanche mezza critica. Noi le esclusive le stracciamo e le cestiniamo, libertà. Ci spiace dirlo, ma Gigio Donnarumma e chi gli vuole bene sono stati prigionieri di un agente che pensa soltanto agli interessi personali. Siamo straconvinti che, se fosse dipeso dalla volontà della famiglia, avrebbe rinnovato. Ma la prigionia si paga a caro prezzo. Diamo un consiglio a Gigio che si allena sorridente con l’Under 21, come se nulla fosse accaduto. Donnarumma faccia una telefonata a Marek Hamsik, così gli spiegherà come funziona: non troppi anni fa Raiola gli aveva proposto il Milan, ne aveva parlato con Galliani, la fase di decollo era già partita. L’atterraggio è stato un naufragio, Hamsik gli ha dato il due di picche: non si scherza con i sentimenti, non si confondono i sentimenti con altre cose. Gigio recuperi il numero di cellulare di Hamsik, dieci minuti al telefono gli serviranno per crescere. Non serve soltanto volare da un palo all’altro. Il Milan avrà pur commesso qualche errore strategico, ma dalla vicenda esce complessivamente a testa altissima. E si consoli. E’ l’ultima tassa da pagare al Milan di Galliani. L’ultimissimo. Viva la libertà.
Fonte: AlfredoPedulla.com
