Il mercato è un moto ondoso continuo, neanche a Natale si ferma. E’ stata l’incredibile giornata nel nome di Alessio Cerci. Un blitz del Milan, la contropartita tecnica individuata da tempo in Fernando Torres, un fallimento in rossonero che a Madrid potrebbe tornare a splendere, nel ricordo dell’Atletico che fu. Fino a ieri mattina l’Inter era convintissima di avere il sì di Cerci e di essere nelle condizioni di strappare il placet dell’Atletico in prestito. Ma proprio la contropartita, che il Milan ha e l’Inter no, ha delineato scenari completamente diversi fino a poche ore fa. Prestiti sempre, ma con Torres nell’affare. Ora la situazione potrebbe cambiare soltanto se Cerci decidesse di mantenere la parola data all’Inter. Ma il Milan ritiene che non sia un problema trovare un’intesa con Alessio, in pieno contropiede con sorpasso a 10 metri dallo striscione. Sono le leggi del mercato, fino alla firma non basta un sì o un no, conta il nero su bianco. E fino alla firma l’Inter continuerà a sperare, legittimamente dal suo punto di vista, prima di pensare a Podolski che avrebbe voluto prendere e prescindere da Cerci, in modo da regalare due esterni offensivi a Mancini. Mentre il Milan fiuta l’aria del colpaccio, contromano alla Galliani. E ora spingerà come in poche altre occasioni per avere in fretta il prezioso autografo dell’esterno di Valmontone.
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