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Pechino-Udine, tutti gli errori arbitrali

La super sfida al San Paolo in corsa Orsato e Bergonzi fischietti di prima fascia

Chiederà più attenzione il Napoli. L’attenzione che merita una squadra in lotta per lo scudetto. E lo farà presso le sede competenti, come ha sempre fatto. Niente dossier, niente proteste clamorose, un proficuo confronto per evitare che si ripetano nuovamente episodi del genere, errori clamorosi da parte degli arbitri. Già, perchè gli errori di Damato in Udinese-Napoli sono stati clamorosi. Nettissimo il rigore non fischiato a Cavani nel primo tempo per fallo di Allen, rigore che poteva starci anche per il fallo subito nella ripresa da Armero all’altezza della linea dell’area di rigore (colombiano poi punito addirittura con un’ammonizione per simulazione).
A fine partita si è fatto sentire Bigon. «Netto il primo, ci poteva stare il secondo, inesistente l’ammonizione di Armero. Damato a Udine ci ha nuovamente penalizzati, tre anni fa non diede un rigore netto su Maggio che venne ammonito e poi espulso. E anch’io fui espulso per aver protestato, l’unica volta che mi è successo in 302 partite in panchina in serie A. Stavolta ho contato fino a cento, proprio per evitare di prendere un altro cartellino rosso», ha detto il direttore sportivo azzurro.
Grande attenzione chiede il Napoli. E venerdì ci sarà lo scontro scudetto con la Juventus, l’attenzione quindi dovrà essere massima. Come illuminata dovrà essere la designazione. Domandi sarà scelto un arbitro di prima fascia, in corsa sicuramente Bergonzi e Orsato. Rizzoli era giudice d’area a Pechino, assegnò un rigore molto generoso alla Juve, assegnare a lui il big match non sarebbe sicuramente la scelta migliore. A Pechino in Supercoppa le ingiustizie più pesanti subite quest’anno dal Napoli: oltre al rigore del 2-2, le espulsioni di Pandev, Zuniga e Mazzarri, una sconfitta che arrivò ai supplementari in nove contro undici.
Designazione all’altezza, arbitro all’altezza per un big match. E mai più errori come quelli di Damato, anche Mazzarri nel dopo partita di Udine ha sottolineato che i due rigori non assegnati agli azzurri sono stati determinanti per il risultato. Rabbia racchiusa negli spogliatoi di Udine, da ieri infatti si è voltato pagina. Gli azzurri si sono ritrovati a Castelvolturno, lavoro di scarico per chi ha giocato a Udine, più intenso per gli altri. Da oggi Mazzarri comincerà a martellare gli azzurri, lavorerà ancora più del solito sull’aspetto mentale. L’analisi tattica, lo studio degli avversari, pregi e difetti. Al di là chi andrà in campo sarà fondamentale l’approccio, lo spirito: azzurri in campo senza paura, anzi convinti al massimo di poter battere la Juventus. Perchè gli azzurri possono battere la Juventus. Equilibratissime le prime due sfide stagionali contro i bianconeri, la terza stavolta però si giocherà al San Paolo con la spinta dei 60mila.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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