Perdere non è mai bello. Anche se non c’è niente in palio le partite vanno sempre onorate. Il Napoli ieri sera l’ha fatto fino ad un certo punto, poi si è fatto impallinare dal Psv così come è accaduto nella partita di andata. Non è servito l’utilizzo di Cavani per far chiudere in bellezza la fase a gironi allo stadio San Paolo. La squadra-2 ha confermato ancora una volta di non essere in grado di dare sicurezze al Walter Mazzarri. Dispiace solo che si è dovuta perdere un’imbattibilitá casalinga che durava da quasi diciotto anni. Certo, se fossero serviti a tutti i costi i tre punti sarebbe stato tutto diverso ma la verità è che non ci sono due uomini all’altezza nello stesso ruolo. Bisogna farsene una ragione, quando vanno in campo i titolari è tutta un’altra storia. La nota positiva è che il Matador ha timbrato nuovamente il cartellino segnando il sesto in Europa League, l’84esimo in maglia azzurra. Una squadra che vuole puntare a qualcosa di importante anche in Europa League non può contare su un secondo portiere come Rosati. Non ce ne voglia l’ex numero uno del Lecce ma in questa fase a gironi della competizione internazionale non ne ha fatta una buona. Tranne che con l’Aik all’esordio al San Paolo, ha sbagliato tutte le partite, compresa quella di iersera. Assurdo regalare gol agli avversari in quel modo. Certo, la partita col Psv contava a poco ma Rosati i guai li ha combinati sempre. Nessuno lo vuole mettere alla gogna ma pure lui si deve rendere conto che le prestazioni fatte sono state tutte pessime. A questo punto, dai sedicesimi di finale in poi, Mazzarri si affiderà a De Sanctis. Stesso discorso dicasi per Vargas. Ormai sembra che non ci siano più le premesse per aspettarlo ancora. Poi se De Laurentiis decide di tenerselo è un altro discorso. La verità è che se il Napoli vuole puntare al titolo tricolore ha bisogno di un altro attaccante. Il sudamericano sarà anche bravo ma che lo vada a dimostrare altrove. Mazzarri deve avere in panchina un degno sostituto di Cavani. Un bomber capace di poter essere un’alternativa al momento del bisogno. Nessuno si arrabbi, ma questo rinforzo è stato sbagliato, poi in futuro si vedrà. È stato bello vedere un altro Insigne al San Paolo. Roberto, al suo esordio in maglia azzurra, non ha deluso le attese. Ha avuto un paio di palle gol che non ha sfruttato a meraviglia. Sarebbe stato il massimo se avesse segnato una rete ma forse un po’ di emozione l’ha pagata. È vorrei vedere. Mica è un robot che non prova sensazioni. Comunque, De Laurentiis sa di avere in casa un altro talento che in futuro potrà fare grandi cose. Da oggi, a prescindere da tutto, ci si deve concentrare sull’Inter. È quella del “Meazza” la partita che conta più di tutte in questo momento. Il match di domenica è fondamentale sotto tutti i punti di vista e anche se è ancora presto per decidere le sorti del campionato una sconfitta potrebbe lasciare il segno. Una vittoria, invece, lancerebbe definitivamente il Napoli in orbita. Lì dove gli azzurri vogliono sempre stare.
Fonte: Salvatore Caiazza per Il Roma
La Redazione
M.V.
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