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Paura per Henrique, contro il guardrail mentre tornava a casa: “Sto bene, domani subito in campo!”

Il nero che gli resta intorno a un occhio è il colore della paura che, per qualche tremendo istante, ha sconvolto la giornata di Henrique Buss. Miracolato? Beh, di certo abbracciato e baciato dalla buona sorte, uno scudo tra lui e conseguenze decisamente più gravi di un occhio pesto e qualche escoriazione, rimediati nel momento dello schianto contro il guardrail a bordo della sua Porsche bianca. O meglio, di quel che resta della fuoriserie, immortalata di traverso sulla carreggiata e completamente distrutta nella parte anteriore. «Domani in campo: va tutto bene!» . Ed è l’unica cosa che conta.

Il messaggio. E allora, la disavventura del biondo brasiliano del Napoli. Andata in scena ieri nei pressi del centro sportivo di Castelvolturno, una mezzoretta dopo la fine dell’allenamento del mattino, poco prima di imboccare la Tangenziale. Verso casa. La causa? L’ha spiegata Henrique in persona, attraverso il suo profilo Twitter ufficiale, un po’ per ringraziare tutti quelli che l’hanno sommerso di messaggi e un po’ per far sapere al mondo che la festa continua. Umano, comprensibile e bello da leggere: «Buonasera! Va tutto bene: ho solo un occhio nero e sono un po’ dolorante. L’aquaplaning non è uno scherzo. L’incidente è avvenuto mentre tornavo a casa» .

Vigile. La pioggia, insomma, ci ha messo del suo. E a quanto pare anche una macchia d’olio che, mista all’acqua, ha creato il micidiale effetto saponetta. Risultato: Porsche semi-distrutta; occhio pesto; escoriazioni sulla fronte e su una mano; qualche contusione. Tutto sommato, soprattutto guardando l’auto e considerando che non ha mai perso conoscenza, nulla di nulla. «Per fortuna andava piano» , il commento di chi ha assistito all’incidente. Dopo lo schianto, e dopo i primi soccorsi di gente comune e dei compagni di squadra che sfilavano sulla medesima rampa – da Dzemaili a Callejon, passando per Reveillere -, il difensore brasiliano è stato poi portato in clinica e sottoposto a una tac: negativa.

In campo. Lieto fine, insomma. Con tanto di cenni di filosofia brasiliana esibiti dal protagonista a mo’ di firma in calce: «Voglio ringraziare tutti del sostegno ricevuto: domani mattina, nuovo allenamento. La vita va avanti!» . Beleza, perfetto, ottimo, verrebbe da aggiungere di contorno al saluto del ventisettenne difensore azzurro. E ora, i conti verso l’Inter: Henrique è ammaccato e nulla più, però a questo punto è il minimo considerarlo in dubbio per sabato. Molto in dubbio. Si vedrà. Anzi, a dirla tutta, non conta davvero: che la vita possa andare avanti, come ha scritto lui stesso, è il grandissimo trionfo di una giornata nera solo intorno a un occhio.

Fonte: Corriere dello Sport

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