“Sempre più indietro, sempre peggio. Il nostro calcio non cambierà mai. Nelle piccole come nelle grandi cose. Prendete, ad esempio, il clamoroso autogol del Napoli: vietare la conferenza stampa dell’allenatore Maurizio Sarri, uno dei personaggi più interessanti espressi negli ultimi tempi dal nostro vituperato pallone, alla maggior parte degli organi di informazione. Una scelta antidemocratica, assurda, sopratutto pensando a un presidente, Aurelio De Laurentiis, che vive di comunicazione e ai tanti bravi colleghi che fanno parte del club partenopeo. Una scelta che disapprovo, un’altra pagina buia. Tutti i giornalisti hanno pari dignità. Tutti. L’inviato del grande quotidiano, il volto celebre e il giovane apprendista cronista di una tv locale, di un sito web.
Ho seguito, da inviato speciale di Tuttosport, l’epopea maradoniana, innamorandomi follemente di Napoli, che è per me una città mondo, la più sudamericana delle piazze italiane: mi ricordava la Rio della mia infanzia. Il Napoli, proprio con De Laurentiis, sta pensando in grande, per poter, prima o poi, recuperare i fasti del passato. Ma l’autorete della conferenza stampa non è da club di valore e di prestigio. Per rimediare e scusarsi, comunque, c’è sempre tempo”
Fonte: Darwin Pastorin per Calciomercato.com
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