A tredicimila chilometri di distanza la passione azzurra batte forte. Un gruppo di fedelissimi tifosi del Napoli sta creando pian piano una realtà deliziosa e allegra, il Napoli Club Buenos Aires. Questo fan club, ispirato da Andrea Camera, non dispone di una sede vera e propria, ma da qualche mese, grazie ai social network, sta crescendo vigorosamente. Ogni domenica i membri prendono posto al Sullivan’s bar di calle Borges, nel centrale e modaiolo quartiere di Palermo, in piena capitale argentina. È lì che, grazie anche al fuso orario che evita la concomitanza di partite del campionato locale, i ragazzi si radunano per seguire le gesta dei loro beniamini. «Sono qui da cinque anni e ho sempre sentito il bisogno di seguire il Napoli così ho cercato di formare un gruppo partendo dai social network», dice Andrea, che ancora non si sente un presidente ma è come se lo fosse. Da lui è nata l’idea, pochi mesi fa, di creare un account Twitter e uno Facebook per interagire con i tifosi azzurri. Ed è stato proprio così che i patiti del Napoli si sono potuti incontrare. Durante la serata di ieri è stata organizzata la seconda cena del Napoli Club Buenos Aires, con il fine di creare ancora più feeling tra i tifosi sudamericani e consolidare un rapporto che promette bene. La storia di Andrea è particolare: nato a Pescara nel 1979 da genitori napoletani, ha vissuto per oltre vent’anni a Roma, ma il suo cuore ha sempre pulsato passione azzurra. Arrivato a Buenos Aires nel 2009 per passare un periodo di vacanza, ha poi deciso di restare dopo essersi innamorato non solo della città, ma anche di una simpaticissima ragazza argentina, Jorgelina. Lei, che durante la cena sfoggia una polo del Napoli, confessa di aver sempre ammirato la squadra azzurra ma che da quando sta insieme ad Andrea la passione è esplosa del tutto. Simili le storie di Luciana Aversa e Luis Benedini. La prima, di famiglia siciliana, confessa di essere “malata” del Napoli da oltre dieci anni. Il suo cognome l’ha spinta a conoscere la città e nel 2012 ha conosciuto in maniera approfondita Napoli e dintorni soggiornandovi per tutto il mese di giugno. Il suo sogno è un altro, poter vivere per un lungo periodo nella città partenopea. Ormai il Napoli la emoziona più del suo River Plate, squadra della quale è sempre stata fanatica. Ed è il Napoli la grande passione di Luis, le cui origini sono italiane ma di Mantova. Ciò nonostante egli si è sempre identificato con i colori azzurri: «Maradona ha portato il Napoli fin qui. Ho sempre ammirato la squadra, un sentimento che si è tramutato in passione quando ho conosciuto Napoli sul posto». Luis vive a una ora e mezza di autobus dal centro di Buenos Aires, ma non manca a nessun appuntamento, e oggi sarà in prima linea davanti al televisore come sempre. Giuseppe Scognamiglio e Ferdinando Esposito sono, invece, i due napoletani veraci del gruppo, ormai radicati in Argentina. Giuseppe, di 31 anni, è originario di Piano di Sorrento. Ha conosciuto la sua attuale ragazza argentina a Milano e insieme hanno deciso tre anni fadi trasferirsi a Buenos Aires, dove adesso fa il contabile in un’azienda e aspetta una bambina. Nando, di 42 anni, dopo ben 15 anni negli Stati Uniti, per lavoro si è mosso in Argentina e sembra molto soddisfatto della sua scelta. In comune hanno la passione per i colori azzurri e il problema di dover trovare un posto dove assistere in diretta alle partite del Napoli per seguirlo come si deve. Per la partita di oggi contro il Genoa, l’orario non troppo comodo (le 17 argentine) penalizza chi lavora. Eppure Nando è convinto di riuscire a trovare il tempo per uscire prima da lavoro e recarsi al pub, dove ad aspettarlo per tifare saranno in pochi, ma buoni.
Fonte: Il Mattino
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