Una nuova mentalità, un nuovo modo di giocare a calcio. A Napoli è cambiato tutto con l’avvento di Sarri, con il suo 4-3-3, i passaggi ragionati e veloci, il pressing delle ali, il lavoro oscuro degli attaccanti e la sapienta regia degli interni del centrocampo. Un centrocampo essenziale. Dopo aver utilizzato Valdifiori in estate, Sarri si è convinto che Jorginho fosse la miglior soluzione per il suo Napoli: ha avuto ragione. Insieme all’italo-brasiliano, però, è stato essenziale fin qui il recupero di Marek Hamsik, nelle ultime due stagioni un po’ sotto tono ed ora tornato devastante per le sorti azzurre.
Guarda caso Hamsik e Jorginho figurano nella top ten dei giocatori provenienti dai cinque più importanti campionati europei (Liga, Premier, Bundesliga, Serie A, Ligue 1) capaci di azzeccare il maggior numero di passaggi nella metà campo avversaria, quella che permette di andare in rete, o trasformare l’azione in offensiva.
Non solo, c’è di più. Hamsik è infatti il leader di questa speciale classifica, con ben 1190 passaggi completati. Jorginho viene subito dopo con 1179. Una gara di differenza, insomma. Lo slovacco è cresciuto, a quasi 29 anni, proprio sotto questo aspetto, mentre riguardo la reti ha come ogni anno raggiunto un buon bottino di goal.
Dietro ai due giocatori di Sarri ci sono campionissimi del ruolo: Fabregas a 1131 chiude il podio, lasciando fuori il re degli assist decisivi, ovvero Mesut Özil, a 1091. Davanti alla porta nessuno come il tedesco, ma in fase di costruzione Hamsik non ha rivali, escludendo il compagno Jorginho.
Nella top ten spazio anche Gundogan, i due cervelli del Real Madrid Kroos e Modric, l’italo-brasiliano Thiago Motta e Xabi Alonso. Presente anche un altro giocatore della Serie A, ovvero Borja Valero, settimo con 1001 passaggi completati nella metà campo avversaria.
Non c’è da stupirsi nel vedere che all’appello manca il Barcellona di Luis Enrique. Non perchè in Catalogna si sbagliano molti passaggi, semplicemente perchè tutti costruiscono e tutti sono stati allevati all’uso del tiki-taka, che potrebbe non piacere ma nelle mani (piedi) giuste risulta devastante.
Fonte: goal.com
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