Parla lo storico di tutti i procuratori:
«Io venderei Cavani e andrei a prendermi Neymar». Non è una provocazione e nemmeno una fantasia di mercato, semplicemente è la strategia che porterebbe avanti il procuratore Claudio Pasqualin se dovesse pilotare la prossima campagna acquisti del Napoli.
Cavani e il Napoli sul reciproco futuro si lanciano messaggi a volte rassicuranti, a volte inquietanti.
«Faccio riferimento all’ultima frase di Cavani: il calcio è business. Ragazzi, qui o si capisce o si fa finta di non capire: penso che a questo punto il giocatore abbia le idee ben chiare».
Sempre che qualche club porti sulla scrivania di De Laurentiis i 70 milioni della clausola rescissoria.
«Due o tre società al mondo possono permettersela. E, se davvero vogliono, si portano via Cavani. Il Napoli potrebbe farci ben poco: alla fine è sempre il giocatore che prende l’ultima parola».
Le ultime dichiarazioni del Matador vanno interpretate come un segnale di addio?
«Parliamoci chiaro: se Cavani non avesse alcuna intenzione di lasciare il Napoli, non pronuncerebbe frasi sibilline. E altrettanto non farebbe il Napoli. Diciamo che sia lui che la società ci stanno giocando sopra. È una specie di scaricabarile: agli occhi dei tifosi, nessuna delle due parti vuol far vedere di prendere la decisione definitiva, ognuno lascia intendere di essere vittima dell’altro. Ma alla fine vedrete che sarà Cavani a dire sì o no».
Farebbe bene a lasciare l’Italia?
«Non lo so però andrebbe capito. La carriera di un calciatore non è eterna, quando è il tuo momento cerchi di capitalizzarlo al massimo. Capitalizzare significa monetizzare e la trovo una scelta legittima: trovi una società che ti offre 3-4 milioni di ero in più all’anno e che fai, rifiuti?».
Se poi quel club è il Real Madrid…
«Appunto. Se non è il Real o il Barcellona, ci può essere il Manchester, il Chelsea o il Bayern. Posso capire se chiama il Psg, che è una squadra ambiziosa ma giovane, senza palmares di rilievo».
E se De Laurentiis pareggiasse l’offerta dell’ingaggio?
«Quando arriva la telefonata dello squadrone, devi accettare e basta: certe occasioni capitano una sola volta nella vita».
Con i settanta milioni del ricavato, si potrebbe costruire una squadra intera.
«Dipende dalle scelte dell’allenatore. È vero che entrano tanti soldi ma devi saperli spendere, altrimenti la rivoluzione tecnica si può rivelare un flop».
Da esperto uomo di mercato, cosa farebbe se disponesse dei settanta milioni della cessione di Cavani?
«Vado in Brasile e prendo Neymar. Hanno voglia di dire che è incedibile: se il Napoli mi affida il mandato, vi porto Neymar. A Napoli è transitato Maradona, non vedo perché non possa arrivare il brasiliano».
Veramente a Napoli si parla di Damiao, Neymar sarebbe fantamercato.
«Damiao è un buon giocatore, come lui però ce ne sono tanti. Cavani oggi fa la differenza, se parte deve arrivare uno che sappia fare altrettanto la differenza. Non sono pazzo, io andrei a prendere Neymar».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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