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Pasquale D’Avino: «Io, napoletano, ambasciatore a Praga»

Il legame con la Repubblica ceca rafforzato dalla presenza del diplomatico partenopeo

Nel settembre scorso Vaclav Klaus, presidente della Repubblica Ceca, era a passeggio sul lungomare Caracciolo, una tappa della sua visita di in Italia. Il cicerone di Klaus era Pasquale D’Avino, ambasciatore italiano a Praga e napoletano purosangue. Studi liceali all’Umberto, universitari alla Federico II e con un passato trascorso ad esultare per i gol di Maradona al San Paolo. D’Avino è il capo della diplomazia italiana in Repubblica Ceca e per il 21 febbraio ha già cerchiato di rosso un appuntamento: Viktoria Plzen-Napoli, ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. «Certo che sarò allo stadio e dovrò fare appello a tutta la diplomazia possibile per fingere di essere imparziale», sorride. Con il presidente ceco il soggiorno napoletano fu un trionfo. «Volle sapere tutto della città e visitammo anche Capri. Furono dei giorni piacevoli ed intensi».
A Praga D’Avino non si sente affatto solo. «Carlo Capalbo, napoletano, è l’organizzatore della maratona di Praga, tra le migliori dieci al mondo. Ci sono importatori di mozzarella di grande qualità e se si volesse un babà come se si fosse al Gambrinus basterebbe andare al teatro Mozart. Nei pressi c’è uno chef che ne prepara di delicatissimi». Tra Napoli e Praga quello di Gambrinus è un nome che ricorre. Che fosse Giovanni di Borgogna, noto come Giovanni senza Paura, oppure un coppiere di Carlo Magno, Gambrinus è ritenuto universalmente l’inventore della birra. In Repubblica Ceca dà il nome alla maggiore lega calcistica, a Napoli è il caffé per eccellenza frequentato da poeti, scrittori e presidenti della Repubblica.
Tremila gli italiani presenti nel Paese. Brembo, Eni, Marzotto, Bracco, Iveco alcuni dei grandi marchi che lavorano, e a Praga gira solo qualche Ferrari in meno rispetto alla Svizzera. Il Napoli si fa spazio. «Dopo anni di anonimato – continua – sanno apprezzare le gesta di Cavani e Hamsik. A proposito, la pronuncia esatta è Hamscik. Giocheranno contro una squadra che ha scalato il ranking ceco. Meglio di Slavia e Spartak». Se Plzen è una bella città famosa soprattutto per la birra e i suoi palazzi rinascimentali, «i tifosi del Napoli arriveranno tutti a Praga in aereo quindi li invito a soffermarsi qualche giorno in questa splendida capitale. Anche la vita notturna è di buon livello. Ma attenti alla birra di troppo».
Il presente è la doppia sfida con il Viktoria Plzen, il futuro è la lotta scudetto contro la Juve. «In ambasciata ci sono milanisti, interisti e due napoletani. Io e l’archivista Notari. Siamo due ma valiamo per duemila».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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