Non c’era una partenza così dai tempi di Zeman (fece persino peggio: zero punti dopo due giornate nella stagione 2000/01) e per trovare un altro Napoli con un punto dopo due gare bisogna risalire ai tempi di Albertino Bigon (nel 90/91 un solo punticino alla seconda). Sarri svuotato dei suoi campioni, tradito nella ripresa dalle sue stelle spente, pareggia con la Sampdoria e rischia di trovare troppo presto la risposta che cercava: quanto manca per essere all’altezza delle grandi? Beh, parecchio ancora se ci limitiamo soltanto al secondo tempo. Fantasmi, nuvole. Ne comincia a intravedere. È chiaro che quello di ieri notte è ancora una copia pirata di quello per cui il tecnico di Figline Valdarno. A cominciare dalla tenuta difensiva: anche qui incassati due gol evitabilissimi, ancora per chiari errori individuali prima ancora che di reparto. Ma il punto è: esattamente come nella passata stagione. Ovvero, rispetto al Napoli di Benitez poco o nulla è cambiato là dietro. Meno male che c’è la manona di Reina che evita capitolazioni assai più dolorose. Lo si legge sull’edizione odierna de Il Mattino
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