E’ precipitata perfino la quota scudetto: da 33 a 13 in 90′. Tutto sembra di nuovo possibile, al Napoli, tornato nella scia di Milan e Inter grazie alla fondamentale vittoria di domenica sera a Parma, l’ottavo blitz in trasferta (record assoluto e storico) per gli azzurri in campionato.
La differenza, dopo la frenata delle precedenti giornate, l’ha fatta soprattutto il rientro di Ezequiel Lavezzi reduce da 3 turni di squalifica. Sue le fiammate (un assist e un gol, il sesto personale dell’argentino) che hanno scosso la formazione di Mazzarri nel secondo tempo. Ma il Pocho non si sente il salvatore della patria. “Io decisivo? Macchè, decisiva è stata tutta la squadra. Abbiamo fatto male nel primo tempo, poi per fortuna siamo riusciti a uscire dagli spogliatoi in un altro modo, mettendo in campo le forze necessarie per conquistare questi preziosissimi tre punti”.
Il Pocho non nasconde l’importanza della rimonta di Parma, che potrebbe diventare la svolta del campionato del Napoli. “E’ una vittoria che vale di più. Ogni partita pesa tanto, a questo punto della stagione. Ma la realtà è che vogliamo lottare per traguardi prestigiosi e avevamo bisogno di ritornare al successo, per rilanciarci in classifica”.
Il Pocho ammette di essersi sentito in colpa, per la lunga squalifica che l’ha tenuto fuori nel momento cruciale. “Non mi è mancato il campo, anche se io ho sempre voglia di giocare e restare a guardare è stato pesante. Mi è dispiaciuto molto di più, però, avere lasciato da soli i compagni in un questa fase tanto delicata, in cui invece c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Non solo di Lavezzi. E’ un torneo strano, in cui nemmeno le grandi stanno facendo un cammino regolare. Noi abbiamo la possibilità di rimanere lì sopra e di cercare di conquistare qualcosa di speciale, nelle nove partite che restano”.
Fondamentale sarà la spinta dei tifosi, con dietro l’angolo due sfide consecutive al San Paolo: con Cagliari e Lazio. I 4 mila sostenitori azzurri presenti domenica sera al Tardini hanno fatto le prove generali, ma la festa non è stata completa.
Un dirigente della questura è rimasto infatti leggermente ferito alla testa (subito dimesso dopo il controllo in ospedale), durante alcuni scontri avvenuti all’esterno dello stadio alla fine dell’incontro fra Parma e Napoli. Tutto è iniziato quando gli ultrà delle due squadre sono entrati a contatto. Il fitto lancio di bottiglie, sassi e altri oggetti è proseguito per qualche minuto, finché l’intervento degli agenti di polizia ha evitato il peggio. La situazione poi è tornata alla normalità, anche se il deflusso dei tantissimi napoletani in trasferta ha mandato in tilt il traffico fino a notte fonda. Pazzie per il Pocho.
Fonte: La Repubblica
La Redazione
M.C
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