La voce di Napoli. La voce sparata a tutto volume da un megafono virtuale: sport, musica, spettacolo, letteratura. E calcio. Un solo abbraccio tinto d’azzurro: dal mercato al futuro, dai giovani ai meno giovani, fino a Mazzarri, che per tutti continua a essere la garanzia assoluta. Roba da vip. Parole dai volti di una Napoli che è anche arte o altri sport, ma che non può fare a meno di pensare-Napoli. «Bene così. Ma non bisogna fermarsi» , il concetto più o meno cumulativo scoccato come una freccia.
VAI BEHRAMI– E allora, dal prato all’acqua clorata. Piscina, pallanuoto, lo sport di Andrea Scotti Galletta. Il difensore della sorprendente Carpisa Yamamay Acquachiara di Franco Porzio, nonché ex capitano del Posillipo ed esponente del Settebello, parla svizzero: «Tra gli acquisti fatti finora, mi soddisfa Behrami: è un giocatore duttile, un centrocampista modello jolly che può sicuramente ben recitare in una squadra impegnata su tre fronti. Gamberini non mi entusiasma, avrei preferito Benatia. Ora, comunque, mi aspetto qualche colpo importante in chiave esterni: servono come il pane, per il gioco di Mazzarri».
Idee? «Armero di certo. E mi sarebbe piaciuto anche Cuadrado. In ogni caso, è importante investire il patrimonio ricavato da Lavezzi. L’attacco? Bene così: Insigne è giocatore vero, ma spero che Vargas possa stupirmi piacevolmente».
GARANZIA MAZZARRI– Biagio Izzo, artista poliedrico sempre attento al calcio, anzi al Napoli, esprime un concetto sacrosanto: «Non voglio entrare nel merito, non sono un tecnico, però promuovo gli acquisti di Behrami e Gamberini. E lo faccio perché è stato Mazzarri a volerli. E’ fondamentale che siano arrivati due giocatori apprezzati dal tecnico. E’ fondamentale che sia stato lui a sceglierli e a garantire per loro: anche io scelgo gli attori della mia compagnia, scrivo i testi e mi assumo ogni responsabilità. Arte e calcio, sotto questo aspetto, si assomigliano». E ancora: «La cessione di Lavezzi ha probabilmente indebolito l’attacco in termini di fantasia, ma credo che Pandev sia un grande giocatore. Ora, comunque, mi aspetto qualche colpo più affascinante: a noi tifosi piace sempre applaudire i top player».
INSIGNE- Non molto diversa l’idea di Luca Sepe, cantante e artista che, oltre alle melodie di una voce straordinaria, s’è spesso dilettato a interpretare canzoni-dedica ai giocatori azzurri. «Credo che questi primi acquisti siano un aperitivo. Un ottimo aperitivo: gente d’esperienza che serve e sicuramente contribuirà alla crescita del Napoli. Detto questo, mi aspetto un grande colpo che possa farci dimenticare Lavezzi e lanciare il club verso lo scudetto». Grande che fa anche rima con…? «Insigne. Sono felicissimo che sia tornato a casa: per me è già pronto, sono sicuro che farà grandissime cose».
SORPRESA– Realistica, ma con un pizzico di thrilling come nella migliore delle sue tradizioni, l’analisi di Maurizio de Giovanni. Lo scrittore napoletano, in cima alle classifiche con “Il metodo del coccodrillo”, offre il finale a sorpresa: «Behrami e Gamberini non sono certo Ivanovic e Meireles: ma chi dice che con i cosiddetti top player il successo sia assicurato? Ecco, io spero che, soprattutto Behrami, possa essere il migliore anello di congiunzione possibile. Ma…». Ma? «Mi auguro allo stesso tempo che la società investa il capitale incassato dalla cessione di Lavezzi».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.
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