Il Napoli che batte l’Arsenal e poi l’Inter non è «la chiesa riportata al centro del villaggio» come racconterebbe Rudi Garcia, ma è sicuramente il prete che torna a dire messa. Attacco da sogno, difesa da incubo. Roberto Cravero, ex difensore e ora commentatore per Mediaset, spiega: «Gli azzurri devono proseguire per questa strada: contro i nerazzurri non ho visto solo una squadra giocare bene, ma ho visto grinta e determinazione. La mano di Benitez c’è e si vede: nel primo tempo tutto ha funzionato a meraviglia. Ovvio, c’è qualcosa che in difesa non va per il meglio ma la mia sensazione è che si tratti più di errori individuali che di problemi collettivi. Certo, in alcuni frangenti, la linea difensiva è stata improponibile. Comunque, il Napoli è sulla buona strada. Di sicuro in Champions è l’italiana che più di tutte ha fatto onore al nostro calcio».
Una cooperativa del gol. Il secondo attacco della serie A che, Champions compresa, è andata a rete già 45 volte. Più della Juve. Salvatore Bagni, ora voce di Radio Kiss Kiss, è convinto che contro l’Inter c’è stata la partita della svolta. «L’ho capito al 33’ della ripresa quando Rafa ha fatto uscire Higuain e fatto entrare Behrami. Mi sono detto: ecco, Benitez ha capito che magari il suo Napoli sarà meno bello per un quarto d’ora ma porta a casa tre punti e qualche critica in meno». Bagni esalta la svolta del tecnico spagnolo. «Contro l’Inter, il Napoli si è mosso da squadra vera. Credo che ci sia stata una svolta mentale: gioca con maggiore equilibrio e con questo intendo dire che gli attaccanti proteggono i centrocampista e i centrocampisti i difensori… Insomma una squadra vera». L’ex guerriero del Napoli del primo scudetto aggiunge: «In qualche partita la squadra di Benitez ha giocato scollata, con troppa distanza tra i giocatori, sbilanciata in maniera inopportuna: in Champions e con l’Inter ho visto una squadra saggia e un Benitez forse un po’ più italianizzato. Ha capito che va bene il progetto, ma i tre punti sono la cosa più importante di tutto».
Fulvio Collovati, ora volto tra i più popolari della Domenica Sportiva, si colloca tra gli estimatori “a prescidere” di Rafa Benitez. «Lo dico sempre: magari ha pure otto punti in meno alla Juventus, ma il Napoli è l’unica squadra italiana che può giocare a testa alta contro chiunque. Lo ha dimostrato contro il Borussia e contro l’Arsenal. Non devo certo essere io a ricordare il percorso europeo della Juventus. E allora solo per questo Benitez non può che essere simpatico».
Per Collovati, al di là del risultato, non ci sono dubbi su chi sia stato il trionfatore di domenica sera. «Rafa ha battuto Mazzarri con le sue stesse armi. Era chiaro che Benitez ha pensato solo a vincere contro l’Inter per vendicarsi del trattamento subito tre anni fa. E allora lo spagnolo magari non ha vinto alla sua maniera ma ha dominato la sfida del San Paolo».
Per Emiliano Mondonico, ex tecnico del Napoli «la squadra azzurra ha degli esterni che hanno pochi rivali in Europa. Il problema principale è sotto gli occhi di tutti: anche contro l’Inter ho visto poca marcatura anche a centrocampo. Rispetto alla Juve c’è grande differenza: difficilmente Conte lascia spazio all’uomo che porta palla». Tutti d’accordo, comunque: la rimonta è ancora possibile.
Fonte: Il Mattino
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