Dunque la situazione è esattamente questa: un ragazzino va all’edicola di Pietro a via Enrico Caruso a Casoria e compra le figurine della Panini. Nelle figurine ci sono i Mazzarri e i Donadoni. Poi il ragazzino incomincia a trafficare. L’altro giorno per avere un Mazzarri ci sono voluti 10 Donadoni. Anche grazie a questi divertenti paragoni il calcio sopravvive ai suoi debiti che sono veramente impressionanti (circa 320 milioni di euro). Chi sostiene che il calcio fino ad oggi è andato benissimo mente spudoratamente. Il calcio ha avuto amministrazioni “politiche e nordiste” fino a oggi. Lo hanno spinto, con la collaborazione di tutti meno di quei pochi che attuano il fair play finanziario, sull’orlo della bancarotta. Dal calcio scommesse, cioè i tempi di Paolo Rossi e Ricki Albertosi in poi, è stato tutto un peggiorare di situazioni, di recente e lontana memoria. Scudetti tolti alla Juve, Calciopoli con protagonisti principali le Procure di Napoli e Cremona. Oggi il fradicio galeone è nelle mani di Abete e anche di Petrucci. Gazzetta dello Sport, Tuttosport e Guerin Sportivo fanno i discorsi che suggerisce la ragion….di danaro settentrionale.
Amministrato il calcio in questo malo modo nessuno mai che abbia tenuto conto della mezza Italia in catene e schiava dell’altra che invece lucrava e lucra! (il contrario, certamente il contrario, di quanto sostengono Libero e La Padania).
Che bello sarebbe infatti che venisse Di Natale ad allietare il Napoli nella prossima stagione (sembra, invece ed addirittura, che Totonno vuole stabilirsi per sempre ad Udine o a Empoli).
La mezza Italia schiava si raccatta dove e come può e poiché pare abbia campioni napoletani in giro per le Russie e per il Nord d’Italia e di Europa, li richiama in zona sud. E gli darei la maglia numero 10 al fuoriclasse Di Natale, campione di una classe cristallina, nato a Pomigliano D’Arco, vissuto tra Castelcisterna e Tavernanova, di un club, il Napoli, che appartiene ad una Città che finalmente ha capito benissimo che giocare in sottordine a Roma è da idiota puri (ma perché parlare già di acquisti? “E’ sempre calcio mercato” dicono gli amici Gianluca Di Marzio e Michele Criscitiello).
Naturalmente c’entra e influisce in tutto questo discorso quel pochino che sta riuscendo a fare il napoletanissimo Napoli di Dodo Sormani. La vittoria contro il Catania è stata felicemente nostrana.
Quando sabato scorso mi chiamarono a telefono per dirmi che la Primavera, aveva vinto, allo Ianniello di Frattamaggiore, riportandosi in zona play off, sentivo i ragazzi inviati a seguire il settore giovanile del Napoli (Gilberto, Raffaele, Alessandro, Pino e Stefano), forse più emozionati di quanto capiti allorché il Napoli maggiore la spunta. E sì, perché il sangue non mente mai. Sormani, secondo solo a Mazzarri (e a Frustalupi) nel Napoli non parla, lavora a quel dio biondo; non a caso è il figlio di un grandissimo campione ma anche uno degli allenatori più bravi che ho visto in tutta la mia vita.
Le scoperte che si fanno a Napoli, se solo un tantino ci si mantiene a contatto con la realtà e non ci si barrica dietro le scrivanie, sono incredibili. Nel leggere il Comunicato Ufficiale del CRC – LND si notano rigurgiti milanisti, sampdoriani, juventini, comprensibili. Poiché Napoli e, semmai, per reazione, minimo di attenzione a tutti questi club, chiaro che queste associazioni non abbiano in grande considerazione il Napoli e semmai, per reazione, si rivolgono a Sampdoria, Fiorentina, Catania, Milan, Livorno, Novara, Reggina, Frosinone, Varese etc.
E veniamo alla comunicazione ed informazione del Calcio Napoli.
Il Napoli non ha divulgazione; non cammina con le idee; molte parole, pochissime pieghe politico – sportive. Pubbliche relazioni zero. La famosa Inter di Mourinho e del famoso, ormai, triplete, mi ascoltino i colleghi Baldari e Scozzafava e compagni ha vinto tutto e altro con le p.r. Eppure c’è un Presidente, Aurelio De Laurentiis, forte, rigenerato nel calcio, Maestro nelle sue attività industriali con la Comunicazione, Informazione e Pubbliche Relazioni. Occorre ricercare il colloquio, partendo dalla grande capacità che ha, proprio, il Presidente, della concezione industriale.
Questo è uno dei motivi per cui Milano e Torino continuano a fregarci. Spesso ritengono che la collaborazione sia loro dovuta. Non è esatto. Collaborazione implica il rapporto di due parti, non solo di una.
Al Napoli suggerisco un’idea che potrebbe restituirle quelle simpatie che ha perduto (l’entusiasmo dei tifosi, specie le curve, è l’amore per la maglia, l’affetto infinito per la storia del Napoli, da Sallustro a Clerici, da Careca a Maradona, da Krol a Zoff, fino a questi magnifici ragazzi di Mazzarri), spostando anche parecchio la natura del suo pubblico. Il Napoli dovrebbe attraversare tutti i quartieri (ne sono 17) e strappare da molti vicoli ragazzi che verranno invitati a mostrare le loro qualità al sole di Castelvolturno. Questa è la grande sfida del 2012. Il nuovo Napoli che visita le viscere della Città.
Percorrere i vicoli: quartiere per quartiere. La editoria nostra destinata a svolgere un ruolo determinante. I quartieri sono nostri, come è noto. Dopo i quartieri il Napoli deve e può puntare sulla Regione, come deve fare una squadra anche regionale. Ma non per togliere alle buone società Campane, ma per puntare al rilancio della Campania e del Sud.
A noi interessa la buona gente di casa nostra. I napoletani, i campani, i meridionali. E’ una questione di civiltà e di occupazione.
Calcio e contro calcio. Segnalato a proposito di vivaio una certa incuria. La scugnizzeria, la cantera, merita più attenzione. Quali sono i programmi?
Anche del Sorrento si incomincia a parlare. Il Sorrento vince la C e si sposta verso Castellamare? La Fiorentina in serie B? Sarebbe un fatto positivo per il calcio mercato.
Il Napoli meglio o peggio dell’Inter e del Milan?
Il segreto del Napoli contro l’Inter, aver trovato i punti di riferimento, in attacco. Attendiamo Lavezzi, ragazzo prodigio, sembra arrivare. Il Napoli primavera forse aggancia i play off.
Mazzarri e il suo staff, Bigon, Santoro, Barresi fino a giugno 2013? Sì! Dipende dal Siena e dal Chelsea. Evitare sorprese: 1 a 0 al Siena ed anche una sconfitta per 1 – 0 allo Stanford Bridge e ci prepariamo ad un gran finale di campionato e di Champions.
Vi basta o no?
Ferdinando Troise
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