Seconda trasferta consecutiva per gli azzurri attesi al Tardini alle ore 15.00 ad incrociare i guantoni con un Parma in ottima salute, finora imbattuto tra le mura domestiche. Un campo dove ha conosciuto la sconfitta anche la Roma di Zeman e un’Inter che viaggiava a mille e dove neanche la capolista Juventus è riuscita a prevalere. Insomma, pare abbia proprio sortito un buon effetto la cura Donadoni, allenatore all’ombra del Vesuvio solo per pochi mesi; un feeling mai realmente sbocciato con la Città. In terra emiliana il taciturno ex regista del Milan di Sacchi ha trovato la quadratura del cerchio con un gruppo che lo segue e lo asseconda. E a proposito di Milan, rumours di mercato danno come candidato più probabile per la panchina proprio Donadoni, il quale, nel suo stile serio, continua ad allenare i gialloblù con la meticolosità che lo contraddistingue.
Nei ranghi azzurri il “ritrovato” Paolo Cannavaro torna da titolare nella città che lo ha visto sostanzialmente muovere i primi passi nella massima serie, addirittura al fianco del fratello Fabio, seppur per un breve periodo. Erano anni, i fine Novanta, in cui erano molto frequenti gli scambi di giocatori tra le due società. Uno degli ultimi arrivati da casa Napoli in terra emiliana Santacroce, ha la voglia matta di dimostrare il suo reale valore al suo ex club; mentre ha avuto poca fortuna anche alla corte di Donadoni l’argentino Fideleff, passato al Maccabi di Tel Aviv proprio al principio di questa settimana senza lasciare un particolare dispiacere nella tifoseria, anzi… Al Napoli piace invece un altro argentino che si sente lusingato dall’interesse azzurro: è Paletta, valente difensore ex Boca Juniors per il quale il club di Collecchio ha rifiutato un’offerta di ben 10 milioni da parte dello Hoffenheim, società alla quale è invece approdato Acquah dopo il temporaneo ritorno a Palermo. “Non siamo un supermercato e il nostro giocatore non si muove da Parma!” Ha tuonato indispettito il ds Leonardi.
Vuole essere della gara Amauri, arrivato giovanissimo a Napoli nello sfortunato campionato 2000-2001, anche se la concorrenza di un lanciatissimo Belfodil (7 gol per il franco-algerino in questa stagione) difficilmente gli lascerà spazio nella linea d’attacco al fianco di Sansone, il “castigatore” di Inter e Juventus. In difesa mancherà Zaccardo passato al Milan in cambio di Mesbah e Strasser proprio in queste ultime ore; risponde invece presente Alessandro Lucarelli, fratello di Cristiano, attuale tecnico degli Allievi Nazionali parmensi, rimasto legatissimo ai colori azzurri, vestiti fino a giugno scorso.
Recuperato nella giornata di ieri anche Biabiany dopo la botta al ginocchio che gli ha fatto saltare la trasferta al Bentegodi col Chievo; insomma rosa al completo per Donadoni che in un incontro con i giornalisti in settimana ha annunciato di non aver dato alcuna particolare indicazione ai suoi difensori a proposito di Cavani. “Non abbiamo avuto paura della Juventus, non dobbiamo aver paura del Napoli” – gli fa idealmente eco il centrocampista Marchionni, assente nella gara d’andata al S. Paolo. “Diamo sempre qualcosa in più quando affrontiamo le grandi e agli azzurri non dobbiamo permettere di sfruttare le ripartenze. ” Dunque un Parma davvero gasatissimo attende i partenopei privi dello squalificato Behrami, che sarà probabilmente sostituito da Dzemaili, tra le file dei crociati dal 2009 al 2011, anche se negli ultimi tempi sembra che al nazionale elvetico il ruolo di vice sia diventato un po’ stretto, con voci di cessione che si stanno facendo sempre più insistenti. Di questa mattina, ad esempio, la notizia del tramontato scambio tra Napoli e Milan per il rifiuto di Flamini a vestire l’azzurro, mentre per il numero 20 azzurro già si è presentata una nuova suggestione che si chiama Lazio. Se son rose fioriranno, dice il proverbio, ma prima ci sono le “spine” di una gara tutt’altro che scontata, con un Parma che ha tutta l’intenzione di dire la sua e di non lasciarsi intimidire.
Maria Villani
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