Se il Parma è come il Titanic, la nave apparentemente inaffondabile inabissatasi inesorabilmente nel nord dell’Atlantico, gli ex vertici della società Tommaso Ghirardi e Pietro Leonardi non possono che assumere le fattezze di Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia naufragata all’isola del Giglio il 13 gennaio 2012. O perlomeno, questo è l’accostamento fatto da Alessandro Melli, team manager degli emiliani che attraverso una lettera pubblicata sul proprio profilo Facebook ha dato sfogo a tutta la sua rabbia e amarezza per le condizioni in cui versa attualmente il club crociato.
LUNGO SFOGO — “Ciao Tommaso, ti scrivo oggi, 8 marzo, perché il Parma calcio ritorna a fare il suo mestiere, che è quello di giocare la domenica”. Inizia così la lunga lettera che Alessandro Melli ha voluto indirizzare a Tommaso Ghirardi, utilizzando il proprio profilo Facebook. “Ti do del tu per la prima volta , anche perché da qualche mese non sei più il mio Presidente. Sei arrivato a Parma come un ragazzo timido e appassionato di calcio, ti sei fatto volere bene da tutta la città: passione, divertimento, emozioni, vittorie e sconfitte, ed abbiamo accettato anche i tuoi errori. Man mano che passava il tempo ti sei trasformato in un presidente poco trasparente, hai cominciato a mancare di rispetto a tutti, raccontando mezze verità o mezze bugie, umiliando le persone a rincorrere i propri soldi”.
PARMA UMILIATO — Ed è qui che Sandro Melli inserisce anche Leonardi nel discorso: “Avete (e uso il plurale, perché l’altro 50% delle responsabilità sono del tuo Ad) rovinato la vita a centinaia di persone che ruotavano intorno al Parma Calcio, tutta gente che oggi per colpa del vostro egoismo, sono in disgrazia o in grosse difficoltà. Colpa di Taci, colpa della medio borghesia di Parma, colpa del sistema calcio, colpa della licenza Uefa, colpa del Torino… Vergognatevi!”. Un durissimo sfogo che termina poi con la lista delle famiglie dei dipendenti e dei giocatori che sono state “umiliate” dal comportamento dell’ex Presidente crociato e con un catalogo di 8 punti che ogni dirigente che si rispetti dovrebbe osservare “nel caso pensiate di riprendere in mano una società di calcio ancora una volta”. Dal rispetto verso i tifosi al pagamento puntuale degli stipendi e dei fornitori, dal rispetto verso la città fino a quello verso una società centenaria. L’ultimp punto appieno sintetizza il “Melli pensiero”: “Se non avete rispettato nessuno dei 7 punti, dovevate almeno chiedere scusa a tutti e metterci la faccia invece di scappare dalla nave in stile Schettino”. Firmato: “Vostro ex Team Manager”.
Fonte: Gazzetta.it
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