Tommaso Ghirardi torna a parlare pubblicamente. Lo fa sulle pagine di “Pmi Magazine”. L’intervista, ovviamente, riguarda il mondo della piccola e media impresa. In particolare si argomenta sulla Leonessa, l’azienda di famiglia. Ma uno spazio rilevante è dedicato anche al suo recente passato da numero uno del Parma Calcio. Le parole di Ghirardi, indagato per bancarotta fraudolenta, non lasciano dubbi: “La mancata concessione della licenza Uefa mi spinse ad abbandonare con amarezza l’attività in ambito sportivo. Misi in vendita la società nel maggio 2014 avviando trattative con diversi imprenditori, uno dei quali decise di rilevare la società tra novembre e dicembre 2014. Pensavo ed ero convinto di aver lasciato la società in buone mani vista la popolarità e la forza finanziaria dell’ingegnere Rezart Taci”.
PRESA IN GIRO — Ma non è tutto. L’ex presidente continua la sua intervista mettendosi sullo stesso piano dei supporter gialloblù: “Purtroppo fui preso in giro come tutti i tifosi del Parma, visto che lo stesso Taci, dopo alcuni mesi di mala gestione, passò la società al signor Manenti, portando il Parma a un triste epilogo, dopo sette anni di gestione che avevano ridato luce a una società che altrimenti nel 2007 sarebbe sparita”. La chiosa è sul giudizio generale del suo periodo in sella alla società: “Ho avuto grande popolarità grazie al fatto che sono stato presidente del Parma per 7 anni. Sento di poter dire di aver fatto un buon lavoro, portando la società dal fallimento dei Tanzi a stagioni molto importanti, raggiungendo l’Europa League sul campo”. Un’autoassoluzione.
NUOVI SPONSOR — Intanto il Parma 1913 continua la sua operazione di crescita. Dopo il primo successo sul campo e in attesa dell’esordio casalingo domenica pomeriggio contro il Villafranca (ore 15, stadio Tardini), è il momento di ampliare il parco sponsor: “Ringo, appartenente alla linea Pavesi del Gruppo Barilla, e Cariparma Credit Agricole hanno deciso di avvicinarsi al Parma Calcio in maniera sostanziosa, abbracciando il nostro settore giovanile e la squadra femminile”, ha dichiarato Marco Ferrari, vicepresidente della società emiliana.
LE DICHIARAZIONI — Le parole di Marco Ferrari sono chiare: “Investire sui giovani, sul vivaio e su una squadra femminile è una priorità per noi”. Ma non è tutto: “Il progetto del Parma 1913 è coerente con il contesto valoriale di Ringo, sostenitore di concetti quali l’impegno, il rispetto, la tenacia e la determinazione”, ha aggiunto Katia Desogus, direttore marketing di Ringo. Conclusione riservata a Marco Dell’Otti, direttore territoriale di Cariparma Credit Agricole: “Noi siamo la banca di Parma: l’idea di calcio biologico ci ha fatto propendere per questa sponsorizzazione, nella convinzione che, attraverso i giovani, si possa intraprendere un percorso per migliorare il modo di fare calcio”.
fonte: gazzetta
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro