Mariarosaria Crivellari, mamma del centrocampista del Brescia Sandro Tonali ha rilasciato alcune dichiarazioni alla redazione di Radio Kiss Kiss Napoli:
Come nasce in Sandro la passione per il calcio? “La passione per il calcio gli è stata trasmessa dal fratello maggiore, Enrico. E’ tre anni più grande di Sandro.”
Quando ha capito che il calcio professionistico sarebbe stata la sua strada? “Non credo che si possa individuare un momento preciso in cui lo abbia capito. Per Sandro il calcio è una ragione di vita, da sempre.”
Cosa ha provato quando è stato selezionato in prima squadra con il Brescia? “E’ stato un momento molto divertente. Quando è arrivata la notizia della convocazione in prima squadra ha esclamato: ‘Che palle! Non posso più andare al mare!’.”
Ad oggi qual è stato l’allenatore che ha contribuito maggiormente alla sua crescita umana e professionale? “Non ne posso menzionare uno in particolare perchè, dal primo all’ultimo, tutti gli allenatori che ha avuto lo hanno aiutato nella sua crescita”.
Cosa rappresenta per lui il numero 4 scelto per la maglia del Brescia? Ed il 27 con la Nazionale? “Non c’è una motivazione ben precisa dietro la scelta di questi due numeri di maglia. Credo che si possa ricondurre il tutto alla semplice casualità.”
Sandro è il primo “Millennial” ad arrivare in Nazionale: c’è più orgoglio o responsabilità? “Senza ombra di dubbio credo che Sandro sia stato davvero molto orgoglioso di essere stato il primo ‘2000’ a vestire la maglia della Nazionale.”
Sandro ha detto di ispirarsi a Gattuso: ci racconta qualche aneddoto di quando guardava “Ringhio” in tv? “E’ un calciatore a cui è molto legato sin da piccolo. Ricordo che lo ammirava a tal punto che quando lo guardava in TV restava come incantato.”
Molti giovani talenti italiani, al momento del grande salto, emigrano in Europa. A parità di condizioni, Sandro preferirebbe restare in Italia o fare un’esperienza in un campionato straniero? “Tenendo conto dei fattori appena elencati, Sandro ci ha sempre fatto capire che preferirebbe restare in Italia”.
Chi gli ha regalato le prime scarpette? Le conserva ancora? “Le prime scarpette da calcio gliel’ha regalate la Zia Anto per il suo compleanno. Quelle scarpette rappresentano un cimelio per Sandro. Le conserva ancora e le custodisce gelosamente così come tutte le scarpette da calcio che ha indossato sinora”.
L’azzurro sembra essere il suo colore: Brescia, Nazionale… A Napoli c’è un allenatore che ha mostrato nella storia di saper valorizzare i giovani calciatori: Carlo Ancelotti, con De Laurentiis, potrebbero intavolare un discorso proprio con il Brescia. È presto per parlarne, ma Sandro sarebbe pronto per tuffarsi in un’esperienza con l’ex tecnico di Real, Psg, Bayern Monaco, Chelsea? “E’ una domanda a cui non mi sento di rispondere perchè non saprei davvero cosa dire. Mi dispiace”.
La folta capigliatura è un marchio di fabbrica di Sandro: perchè la scelta di questo look? “Non ci sono motivazioni legate alla moda dietro questa sua scelta. Sandro porta i capelli così lunghi per coprire le orecchie.”
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