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Parla il tifoso aggredito: “Querelo De Laurentiis, tengo al Napoli più di lui. Non vendo la mia dignità …”

«Sono allibito e deluso dal comportamento di De Laurentiis. E ora mi riservo di querelarlo». Parole di Dario D’Agostino, 30 anni, tifoso napoletano residente a Porto Recanati, che è stato vittima domenica sera dell’ira funesta di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli. All’uscita dallo stadio Tardini di Parma, dopo la sconfitta dei partenopei contro gli emiliani, D’Agostino ha visto il patron e si è rivolto a lui senza offese o toni particolarmente accesi. «Gli ho detto: presidente, noi non vogliamo vincere solo contro la Juventus. L’ho detto con educazione e per tutta risposta lui è sceso dalla macchina e si è avventato contro di me sotto gli occhi di chi era nei paraggi». E anche sotto gli occhi delle telecamere di Raidue, che hanno ripreso l’accaduto, diventato argomento di discussione e polemica alla «Domenica sportiva». Dopo aver spintonato D’Agostino, De Laurentiis è stato allontanato dagli uomini della sicurezza ed è risalito in macchina. «Dopo poche ore dall’accaduto — racconta ancora D’Agostino — sono stato contattato da un dirigente del Napoli che mi ha invitato a Castelvolturno, il centro sportivo del Napoli, per un chiarimento. Ma ho declinato l’invito senza alcun dubbio, perché la mia dignità di persona e di tifoso non la vendo a nessuno, nemmeno a chi ha solo più soldi di me. Sono sicuro di tenere di più io al Napoli, sia come squadra sia come città, che il presidente De Laurentiis». Il trentenne portorecanatese, che lavora come operaio in una ditta della zona, è andato al pronto soccorso, dove i medici gli hanno dato cinque giorni di prognosi per le conseguenze del faccia a faccia con De Laurentiis: in particolare un trauma contusivo rachide lombosacrale. E ora che in tanti lo cercano dopo averlo visto in tv, lui vive momenti difficili: «Quanto è accaduto mi sta creando stress e tensione — dice —. Non sono abituato a situazioni del genere. Non sono riuscito a dormire e non sono andato nemmeno al lavoro. Io sono un operaio, e anche sul posto di lavoro mi sento a disagio di fronte ai colleghi. Ho delegato subito il mio avvocato affinché si occupi della vicenda. «Ci riserviamo di intraprendere azioni legali contro Aurelio De Laurentiis — spiega l’avvocato Anna Rosa Belsanti —. Il mio assistito ha riportato lesioni fisiche, oltre a un evidente stato di stress”

Fonte: Il Resto del Carlino

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