Andrea D’Amico, agente di calciatori, ha la procura (con Pasqualin), tra gli altri, di Abate, Giovinco, Criscito, Maxi Lopez e Bocchetti dopo aver avuto quella di Del Piero, Vialli e Gattuso.
Con Pirlo, Pogba e Llorente la Juventus insegna che gli affari si fanno anche a costo zero…
«Diventano tali quando sono tempistici e lungimiranti. In un momento di crisi economica le idee e la competenza acquisiscono sempre più valore. È stato il caso della Juve, ma anche del Milan con Montolivo e della Lazio con Klose».
Tanti calciatori, tra cui Lewandovski, Lampard e Xabi Alonso si liberano a giugno: quale è il metodo per convincerli?
«Molto dipende dalle aspettative salariali e della ambizioni sportive che hanno. I club devono saper battere gli altri sul tempo ma anche avere armi di persuasione, economiche e tecniche».
Il Napoli per gennaio monitora Fernando, Matuidi e Montoya, tutti a scadenza: quanto cambia la trattativa?
«Molto, perché quando una società sa che 6 mesi dopo quel giocatore può arrivare gratis, può trattare sul prezzo ed è disposta a pagare di più l’ingaggio. Il calciatore aspetta l’offerta più importante ma anche il progetto, la squadra o la città migliori. Tuttavia ha anche la paura di potersi infortunare e quindi sa che è rischioso tirare la corda sino all’ultimo prima di firmare».
Gli agenti come si comportano in questi casi? È vero che spingono i calciatori a non rinnovare?
«In generale il nostro è un mandato senza rappresentanza, siamo dei consulenti che hanno il compito e il dovere di assecondare le esigenze degli assistiti. Non decidiamo noi per loro, spesso sono i calciatori che provano a ottimizzare il salario arrivando a scadenza. Noi offriamo loro delle opportunità, provando a leggere in anticipo le esigenze e le dinamiche di mercato».
Tra i calciatori in scadenza a giugno chi consiglierebbe al Napoli?
«Ce ne sono molti: Xabi Alonso e lo stesso Pirlo li vedrei bene nel progetto tattico di Benitez, come in qualsiasi altra squadra. Il valore più importante è però sempre il gruppo e il Napoli sta portando avanti una progettualità in continua evoluzione nonostante le cessioni di Lavezzi e Cavani».
Fonte: Il Mattino
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