Dopo un anno lontano dal campo, Francesco Guidolin è pronto a tornare nel grande calcio. Quello che lo ha visto protagonista con il Vicenza prima e con l’Udinese poi. L’allenatore ora vuole una nuova sfida, come spiega a La Gazzetta dello Sport: “Mi sento ancora giovane, ho ricaricato le batterie e ho voglia di allenare. Il periodo senza panchina mi ha fatto bene, ogni tanto serve. L’anno scorso non mi era piaciuto come ho lavorato. E’ stato un campanello d’allarme. Contatti? Ci sono stati, ma voglio aspettare”.
“Avevo promesso che sarei rimasto ad Udine per fare un lavoro di consulenza, soprattutto all’estero: avrei supervisionato volentieri le tre squadre di Pozzo, ma non hanno rispettato i patti – ammette Guidolin – In passato ho rifiutato piazze importanti per restare a Udine; ho rinunciato a tre anni di contratto sperando di poter portare la mia esperienza a Granada, ma il progetto è fallito. Ora sono pronto per riprendere una panchina, se troverò qualcosa che mi interessa. Ho ancora tanto da dare”.
Alla ricerca di un posto in panchina, e non per forza di una grande squadra: “Le grandi squadre le ho avute in Serie B e C: Palermo e Ravenna erano superiori alle altre, e ho vinto il campionato. Mi hanno chiamato due volte dal Napoli, e ho sempre rifiutato per restare a Udine. Ho fatto le mie scelte, che non sempre sono state apprezzate dal club. Stramaccioni? Troppe critiche. Non ha fatto capolavori, ma ha sempre raggiunto una salvezza tranquilla. Ai giovani consiglio di fare la gavetta. La Juventus? Sta avanti rispetto alle altre. Ha un’altra mentalità, come l’Udinese”.
Fonte: gianlucadimarzio.com
