Cagliari. E all’ultima dell’anno arriva il primo pareggio esterno del Napoli di Benitez. Un punto non da buttare per la consistenza del Cagliari ma sicuramente negativo per la classifica perché oggi Juve e Roma possono ulteriormente allungare. Il Napoli trova un avversario molto ostico ma non brilla come nelle serate migliori. Il Cagliari, gioca un buon calcio e lo fa in velocità e con aggressività. Partita dura al Sant’Elia. Solite sorprese di formazione del tecnico spagnolo: a sinistra in difesa confermato Reveillere, in attacco non c’è Mertens. Previsto invece il ritorno a centrocampo di Behrami, in serata però non brillantissima, più tonico al suo fianco Dzemaili. Torna anche Reina in porta, costretto però ad uscire per un nuovo infortunio muscolare a fine primo tempo. In avvio di gara ritmo indemoniato del Cagliari. Palla al piede sono imprendibili Sau e Cossu, i due piccoletti di Lopez. Nainggolan, vecchio obiettivo di mercato azzurro, a centrocampo è un vero gigante. Veemente il Cagliari, partenza soporifera invece del Napoli.
La logica conseguenza è il gol del vantaggio dei sardi. Cambio gioco di Nainggolan, errore clamoroso di Maggio che lascia praticamente palla sul posto, Astori mette in mezzo e Nenè (9′ pt) gira in porta da centro area. L’attaccante brasiliano dopo qualche minuto s’infortuna e lascia il posto a Pinilla. Il Napoli accusa il colpo ancora per qualche attimo. Poi si riprende e comincia a giocare. L’esempio lo danno soprattutto Callejon e Insigne, i due esterni d’attacco molti vivi sulle fasce. Il pari arriva al 19′, altro spunto di Insigne, palla a centro area, Pandev spalle alla porta viene cinturato da Astori, rigore: impeccabile la trasformazione di Higuain al nono centro stagionale, spiazzato Avramov.
La partita sull’1-1 diventa più equilibrata. Più che il giro palla gli azzurri cercano, soprattutto con Dzemaili, di trovare con maggiore rapidità la puntata per Callejon e Insigne. L’alternativa è l’imbucata centrale di Fernandez, il difensore centrale argentino bravo a giocare la palla a terra direttamente per Pandev o Higuain e stavolta anche molto attento nelle chiusure di piede e soprattutto di testa. La squadra di Benitez, però, eccezion fatta per qualche fiammata, non mette mai realmente alle corde il Cagliari. Il portiere Avramov infatti vere e proprie parate nella prima frazione non ne fa e un brivido lo corre solo su una girata di destro del Pipita fuori non di molto.
Più incisivi i rossoblù, soprattutto in ripartenza e con rapidi ribaltamenti di fronte, però inconcludenti al momento dell’ultimo passaggio. Infatti anche Reina non viene impegnato: il portiere spagnolo è poi costretto a lasciare il campo al primo minuto di recupero per il riacutizzarsi del problema muscolare alla coscia, entra al suo posto il brasiliano Rafael. Partita tonica, intesa, maschia anche nella ripresa.
Il Napoli torna in campo con maggiore autorevolezza, si perde però al momento dell’ultimo guizzo. E il Cagliari mette comunque sempre pressione con la sua capacità di proporsi sempre con incisività. Squadre corte, compatte, difficile trovare spazi. Higuain regala un paio di numeri con la palla tra i piedi, manca però poi la concretizzazione. Benitez si gioca la carta Mertens e lo fa solo negli ultimi venti minuti. Un minuto dopo l’ingresso del belga arriva il magnifico gol di Callejon, annullato per fuorigioco di posizione di Albiol e Behrami che impediscono, secondo l’arbitro, la visuale ad Avramov. Confronto sempre vivo anche nel quarto d’ora finale: il Napoli fa di più la partita ma il Cagliari ribatte colpo su colpo ripartendo a tutta velocità. Entra anche Zapata, l’ariete colombiano, l’ultima mossa di Rafa a dieci minuti dal termine. Il gol lo sfiora Mertens, pallone fuori di un soffio.
Fonte: Il Mattino
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