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Paralleloquarantuno: “Valon, non rompere il c… a noi e a Napoli!!”

Tu ti sei “rotto il c…” e ce lo comunichi con un battito di tweet. Tu, che con l’auto a noleggio sei andato a fare shopping in via Caravaggio, che io ancora devo capire quale negozio ci sta in quel deserto abbandonato da dio e dagli uomini che tu e tua moglie avete deciso di farci il giro di shopping. Tu, che guadagni un sacco di soldi, che sei un privilegiato, che sei qui solo di passaggio e c’hai la fila fuori casa che ti chiede l’autografo. Tu, che vieni dall’Albania, non da New York, dall’Albania, dove pare che il motto dei criminali sia: “Se un uomo non è un buon ladro non sarà mai un boss e non farà mai carriera nell’organizzazione”. Tu spari su Twitter che ti sei “rotto il c…” perché “prima l’orologio e poi la macchina”. E non puoi, Valon, non puoi. Rompi “il c…” a noi, così.

Non puoi perché devi abitare qua almeno vent’anni per capire cosa vuol dire rompersi “il c…”. Devi perdere prima salute e fantasia, soldi in tasse per la spazzatura che non viene ritirata, soffocare sotto la monnezza, inciampare nelle cacche dei cani lungo una strada intera, fare la fila in uffici pubblici dove il più ligio meriterebbe un cazzotto, indignarti per quello che non c’è e che in qualsiasi città civile dovrebbe esserci, buttare il sangue per vedere soddisfatto anche il più elementare diritto, non dover sempre svegliarti la mattina pensando: “Uh, e oggi? Cosa dovrò fare oggi per sfangare la giornata?”. Dovresti stare alla fermata dell’autobus per tre ore perché i pullman non ci sono e arrivare ogni giorno in ritardo a Castelvolturno. O stiparti in una Circumvesuviana che è un carro merci perché l’auto a noleggio non te la puoi permettere e neppure un parcheggio, puoi permetterti, neppure abusivo.

Se proprio ti prude il ditino, e vuoi scrivere su Twitter, Valon mio bello, spiegami dove è finito Zuniga, o quando torna Mesto, o dimmi: “Napoli, per te stasera vinceremo”. Io da un giocatore di pallone superpagato e di passaggio voglio sentire solo questo.

Che tu ti sia “rotto il c…” e che lo sbandieri ai quattro venti, non c’è alcun bisogno che il mondo lo sappia. Scendi, vai in amministrazione, vai dai responsabili della Società e fattene noleggiare un’altra di auto, che non andranno certo in fallimento. Ah no, che te l’hanno già ritrovata la macchinina. Tra l’altro, Behrami bello, io ancora devo ritrovare una sola cosa che mi hanno fottuto in quaranta e passa anni. Pure le forze dell’ordine quelli come te hanno dalla parte loro: a me, se vado a fare la denuncia, mi ridono pure in faccia.

Perciò, fammi una cortesia, non romperti “il c…” e non lo rompere manco a noi. Mo’ parliamo di cose serie, di cose importanti: un mezzo per andare allo stadio, stasera, ce l’hai? Sì? E allora stiamo apposto. Leva mano dal cellulare, non pensare a Twitter, Valon, senti a me. Andiamo a giocare. E vinci abile. Vinci Smart.

Fonte: paralleloquarantuno.it

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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