Marek prepara la sfida di Europa League cercando di mettere alle spalle l’episodio di domenica sera. Anche Mazzarri, il tecnico del Napoli, assente all’allenamento del lunedì, ieri pomeriggio ha chiesto notizie allo slovacco rassicurandosi sulle condizioni del gioiellino di Banska Bystrica. Il club azzurro ha invece deciso di non commentare le ipotesi intorno a cui indagano gli inquirenti della procura napoletana. Attendono prima di conoscere gli esiti dell’indagine.
E proprio dalla Slovacchia, parla della disavventura il papà di Marekiaro, Richard. Hamsik è figlio d’arte e viene da una famiglia di sportivi praticanti: il padre è stato un discreto calciatore (seconda divisione slovacca), a calcio gioca anche il fratello; la madre, Renata, ha giocato a pallamano, lo stesso sport della sorella Michaela, che adesso è sposata con Walter Gargano. Unica senza curriculum sportivo è la moglie Martina. Richard, che ha 45 anni, racconta l’attesa alla fine della gara della telefonata del figlio: «Lui è sempre puntuale, chiama sempre. Quando l’ho sentito aveva la voce tesa: papà, mi ha detto, mi hanno aggredito». Richard spiega la sua incredulità inizale: «Io non ci credevo. Sono rimasto scioccato. Poi Marek mi ha subito rassicurato, mi ha detto che stava bene che non era successo nulla e allora mi sono potuto rilassare un pochino».
Il papà ha poi cercato di ridimensionare tutto: «Dai Marek, dimentica l’orologio, la cosa più importante è la vita», ha spiegato riferendosi alla pistola puntata addosso al centrocampista. La notizia ha ovviamente avuto un enorme risalto sulla stampa e sulle televisioni di Bratislava.
Il signor Hamsik ricorda i precedenti: «È la terza volta che è successo, nel 2011 puntarono la pistola anche alla moglie che era incinta. Ma noi abbiamo sempre pensato che si tratta di una coincidenza. E penso che sia la stessa cosa adesso. Sono dei banditi, seguono e colpiscono quelli che hanno le auto costose. A loro non importa chi siede dentro, se è un campione o no». Ha sentito il figlio e tranquillizza tutti: «Ama Napoli, certo è dispiaciuto ma è un ragazzo molto forte e sono convinto che poco a poco tornerà alla vita di tutti i giorni».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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