Paolo Palermo sgombra il campo da ogni ipotesi strana su Gaetano Musella, ex calciatore del Napoli deceduto ieri. “Ho sentito la moglie, dopo l’autopsia posso dire che Nino ha avuto un infarto fulminante. E in barba alle ipotesi che sono state fatte: gli è venuto lo stimolo per andare in bagno, s’è abbassato i pantaloni e lì gli è venuto l’infarto”, dice a TuttoMercatoWeb.com l’agente napoletano che ci tiene a precisare: “La famiglia è molto rammaricata per quello che è stato scritto. Nino era una persona eccezionale, un padre di famiglia. Hanno scritto che si trovava in una spiaggia di travestiti, ma sono cose allucinanti, magari non lo sapeva neanche. Era andato n Liguria per cose personali, aveva una proprietà e così ne aveva approfittato per andare al mare a prendere un po’ di sole. E lì gli è venuto l’infarto fulminante. Devo chiarire certe cose, lo devo a lui, alla moglie, ai figli. Ero il suo amico del cuore…”.
Riavvolgiamo il nastro: come nasce la vostra amicizia?
“Lo conoscevo dall’infanzia, sono cresciuto in casa sau e viceversa. Avevamo una squadra rionale, misi Nino nella mia squdra e lì cominciò il suo percorso. E quando ha debuttato in serie A io ero in Curva A a tifare per lui, mi sono commosso, piangevo. Ricordo la sua telefonata di fine partita. «Paolo, ci vediamo stasera». Era un ragazzo pulito, semplice, taciturno, schivo, semplice. Le cose che ho letto mi hanno fatto male. Hanno scritto di tutto: omicidio, suicidio e tante altre cose. È ora di fare chiarezza. Nino lo porterò sempre nel cuore: domani sera quando arriverà la salma a Fuorigrotta, di fronte il San Paolo, sarò lì ad accoglierlo. Poi giovedì ci saranno i funerali”.
La redazione
F.G.
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