Ciò che si sopporta meno nel calcio comunque milionario e privilegiato rispetto alle tante persone che tifano e continueranno a tifare pur stringendo la cinghia è l’ipocrisia. Riguardo alle indecisioni di Mazzarri si era parlato di serietà (per aver atteso la fine della stagione prima di prendere una decisione) o di scelte di vita (anno sabbatico). Ora che il velo di ipocrisia è finalmente calato, Mazzarri andrà ad allenare l’Inter come forse era già stato deciso da tempo. Magari sin da quando un suo fedelissimo come Campagnaro era stato promesso ai nerazzurri. Mazzarri è un ottimo allenatore e merita di guidare una squadra come l’Inter. Che però nessuno racconti favole su questa vicenda. Le indecisioni manifestate dall’allenatore a campionato in corso hanno rappresentato un danno per il Napoli impegnato in una delicatissima corsa scudetto. Mazzarri ha lasciato il Napoli perché non si è sentito di assumersi la responsabilità di combattere per lo scudetto a condizioni diverse dalle sue. Con l’Inter avrà pochissimo da perdere perché peggio di così i nerazzurri non potranno fare. Sicuramente Mazzarri è un eccellente costruttore di squadre, ma ha il limite di non aver mai vinto nulla di importante. Non è poco per un tecnico che chiede continuamente la valorizzazione dei propri meriti. Prima o poi dovrà confrontarsi con questo limite. Non potrà continuare a cercare situazioni comode da cui emergere con successo. E poi sfatiamo un’altra ipocrisia. Il Napoli ha 12 nazionali. Ha giocatori come Cavani, Hamsik, Pandev, Insigne, Maggio, Cannavaro, Behrami, Dzemaili, De Sanctis. L’anno scorso ha ceduto Lavezzi e forse quest’anno venderà Cavani. Sicuramente arriveranno giocatori in grado di non farlo rimpiangere. Sulla carta il Napoli ha sempre avuto una rosa fortissima che poteva anche conquistare più di quanto abbia ottenuto. L’amarezza maggiore (per l’approccio e i cambi) riguarda soprattutto la sciagurata partita di ritorno contro il Chelsea (poi diventato campione) nella scorsa Champions. Quest’anno la squadra poteva rendere più dura la vita alla Juve soprattutto pensando ad alcune occasioni sprecate per avvicinarla. E’ evidente che le dichiarazioni di Mazzarri sul suo futuro abbiano pesato anche sul rendimento della squadra in un periodo delicato del campionato. A questo va aggiunta anche una scarsa propensione nella valorizzazione dei giovani e una non sempre felice gestione dei cambi. Certo, alla fine, il bilancio di Mazzarri con il Napoli è buono, ma poteva essere migliore.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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