Ha festeggiato ieri sera tanti piccoli traguardi: 10 reti in serie A (5 con il Napoli, 4 con il Parma e una col Verona); 197 partite in campionato in maglia azzurra (come due pilastri della difesa del passato, Panzanato e Pogliana), ritorno alla vittoria, difesa finalmente impermeabile. Dopo l’ultimo mese terribile, Paolo Cannavaro ha di che sorridere anche perchè ha ricevuto i soliti complimenti del fratello Fabio via tweet («Bravo Paolino»).
«È sempre bello segnare, a noi difensori capita raramente. Quando poi si vince ha un sapore ancora più buono». Le tre sconfitte sono, finalmente, alle spalle. «Non avevo dubbi, il Napoli ha giá dimostrato – dice il capitano – di sapersi rialzare. Ha reagito sempre dopo le cadute ed è successo anche questa volta. Contro il Novara era importante vincere e lo abbiamo fatto, anche se è stato meno semplice di quanto è sembrato. Non è mai agevole affrontare squadre chiuse ma noi abbiamo avuto il merito di sbloccare presto la partita».
L’ultimo successo: 6-3 sul Cagliari, quando, guarda caso, segnò ancora Cannavaro. «Sarò un portafortuna… Scherzi a parte, era fondamentale conquistare i tre punti. Non la definirei, tuttavia, una vittoria scacciacrisi: è semplicemente il primo passo verso un obiettivo che contiamo di centrare a fine stagione».
Al terzo posto, dunque, il Napoli crede ancora, mentre dagli spalti si sono intonati cori anti-Juve, in attesa della finale di Coppa Italia. «Quel traguardo è ancora lontano – taglia corto – ci sono ancora 5 partite, per noi tutte finali, e non intendiamo lasciare nulla d’intentato: vogliamo provare a vincerle tutte per provare una nuova rimonta. Tuttavia non dobbiamo pensare al terzo posto con ansia, guardiamo a una gara alla volta». Insomma ora si pensa solo al Lecce. «Non può essere altrimenti: ci aspetta una partita durissima. Sappiamo che troveremo un ambiente ostile, il Lecce sta facendo bene, dovremo giocare con il coltello tra i denti». E poi sabato la Roma. «Sono due gare importanti, fare punti in trasferta sarebbe l’ideale, stiamo abbastanza bene anche se non siamo ancora brillanti dal punto di vista fisico».
Poi il capitano interviene anche sull’argomento-Vargas, utilizzato anche ieri solo nel finale e applaudito dal pubblico. «Il mister fa bene a dosarne l’impiego, non è facile giocare con questa maglia e poi Edu ha giocatori fortissimi davanti. Crescerà piano piano e mi ha fatto piacere anche l’esordio di Ammendola, un giovane napoletano. Per gli occhi lucidi che aveva quando è entrato in campo mi ha ricordato quando ho debuttato io».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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