“Io ci credo alle favole a lieto fine, quelle in cui vincono gli sfavoriti, i più deboli. Credo che il Napoli possa riuscire ad abbattere gli dei”. Paolo Cannavaro i quarti di finale della Champions League li ha sfiorati con il Napoli, nel marzo del 2012: era il capitano nella notte dello Stamford Bridge quando il Chelsea passò solo ai supplementari e poi vinse in finale contro il Bayern Monaco. Il difensore del Sassuolo ha parlato in vista della sfida di stasera contro il Real Madrid. Ecco quanto raccolto dall’edizione online de Il Mattino: “Ci vuole spensieratezza per affrontare il Real Madrid. È una gara da impostare come se fosse una partita normale di Serie A, quindi provando a essere se stessi: possesso e qualità del fraseggio. Con delle piccole variazioni: bisogna forzare qualche giocata in più, essere meno belli ma cercare di più la profondità che è la cosa che ci è mancata al Bernabéu. Ci vuole pazienza, la giusta lucidità e la convinzione che il turno si può passare anche dopo 120 minuti. Non pensare che il goal debba arrivare nei primi venti minuti, si possono anche fare due goal nell’ultimo quarto d’ora. Certe notti il Real Madrid non le sbaglia mai: nella Liga qualche scivolone può capitare, ma in Champions League quei fenomeni diventano degli squali. Sentono l’odore del sangue e non danno mai scampo. Tuttavia, concedono tanto in difesa, sono vulnerabili indietro. Non sono i galacticos di quando c’era mio fratello Fabio (ride, ndr) però sono possenti: li vedi che possono difendere in tre contro tutti”.
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