Nesta, Cannavaro, Thuram, Maldini, Costacurta, Stam, Puyol… Centrali vecchia scuola, se preferite stopper, quelli che picchiavano e non facevano passare nulla: terrore degli attaccanti. I vecchi difensori di un tempo sembrano in estinzione: ora ci vogliono piedi raffinati. E’ l’idea di Paolo Cannavaro, che lancia l’allarme attraverso le pagine de La Gazzetta dello Sport:
“A me e Fabio hanno insegnato a marcare stretto l’attaccante avversario, ora ai bambini spiegano che il difensore centrale prima di tutto deve saper impostare il gioco: si cerca il difensore regista. Sorpreso dalla valutazione data a Bonucci? No. I centrali forti sono pochi e costano cari. Negli ultimi anni il livello, alla voce difensori, si è abbassato. Pensate, quando io ero giovane uno come Materazzi non trovava spazio in Nazionale. E anche Panucci non era titolare fisso in azzurro. E nessuno si scandalizzava perché davanti a loro c’erano mostri sacri come mio fratello, Nesta e parlando di stranieri c’era un fenomeno come Thuram. Purtroppo non produciamo più grandi difensori”.
Cannavaro non vede futuro nel ruolo: “Non mi viene a mente nessun nome. Brutto segno. C’è qualcuno bravino ma nessuno che va sopra le righe. È un “caso” mondiale: chi c’è dietro Sergio Ramos o Piqué?”. La Juventus, intanto, cerca l’erede di Bonucci: “Sarà un bel problema per Allegri. Dovrà puntare su Rugani. Prima o poi questo talento dovrà fare il salto di qualità. I numeri li ha tutti ma deve imparare ad assumersi nuove responsabilità. Rugani o Caldara? Sinceramente preferisco Rugani a Caldara. Il centrale dell’Atalanta non mi convince al 100 per cento”.
Sulla scelta del Sassuolo di trattenere Berardi e Acerbi: “Sono felicissimo. La società ha fatto una scelta giusta, non sarebbe stato facile sostituire uno forte come Acerbi. Uno che meriterebbe anche attenzioni azzurre. Berardi l’anno scorso non ha potuto rendere al meglio a causa di qualche problemino fisico. Ma è un talento formidabile. Unico. Un campionato da grande protagonista nel Sassuolo può permettergli di andare al Mondiale”.
Di Francesco, intanto, è passato alla Roma: “Ha contribuito alla crescita del progetto Sassuolo portando identità e risultati. A Roma se i giocatori seguiranno fin dall’inizio le idee di Di Francesco si divertiranno molto. Totti? Sono amici. Gli darà una mano. Però Di Francesco deve entrare in sintonia con i giocatori. Questo è il passaggio decisivo”. Infine si parla del Sassuolo: “Il primo obiettivo è la salvezza ma abbiamo l’ambizione di provare ad ottenere dei risultati più importanti. Bucchi? Ha le idee chiare. Si è capito dal primo giorno di allenamento. Sono convinto che farà bene come ha fatto bene Di Francesco”.
Fonte: GianlucaDiMarzio.com
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