La semifinale d’andata di Coppa Italia tra Juventus e Napoli lascia dietro di sè una scia di veleni difficile da dissolvere. Non solo le polemiche di campo, sulle decisioni dell’arbitro Valeri contestate dai partenopei (De Laurentiis minaccia l’invio della Primavera al ritorno), ma anche la guerra che si è aperta tra il club e la Rai. Sotto accusa la telecronaca della partita, che non è piaciuta ai tifosi e dirigenti napoletani, come reso palese dal tweet molto duro al termine della gara con cui si invita ad abbassare l’audio.
Ma nel mirino c’è anche la produzione stessa della semifinale con l’accusa – nemmeno troppo velata – di aver omesso la trasmissione del replay dell’episodio con vittima Albiol da cui poi è scaturito il contropiede del rigore del 3-1. La Rai non avrebbe fatto vedere tutto, è il pensiero dei napoletani. E’ vero? Di sicuro la gestione in diretta del 23′ minuto del secondo tempo è stata complessa, con due episodi in pochi secondi (entrambi controversi) e le proteste veementi dei giocatori del Napoli con Valeri. Impossibile soddisfare tutto. Almeno in diretta.
SIAMO STATI IN UNA REGIA TV DURANTE UNA PARTITA DELLA SERIE A: ECCO COME FUNZIONA
Chi produce le partite di calcio? Domande e risposte
Ecco allora una breve guida ragionata – domanda e risposta – su come viene prodotta una partita di calcio in Italia. Stiamo parlando di serie A e Coppa Italia. Dalla scorsa stagione le regie degli incontri sono state unificate in capo alla Lega Serie A che ha un creato un pool di registi sotto la guida di Popi Bonnici.
Chi sceglie i registi delle partite in Italia?
La regia è a cura della Lega Serie A che utilizza il pool di registi guidato da Popi Bonnici. Il segnale principale è questo e viene fornito dai broadcaster, italiani e stranieri. I principali hanno la facoltà di integrare con propri uomini e mezzi.
Chi produce le immagini delle partite?
La legge Melandri sui diritti tv (articolo 4) spetta al club organizzatore dell’evento, ovvero alla società di casa. Solo qualora il club non intenda esercitare questa opzione, subentra l’organizzatore della competizione, ovvero la Lega Serie A nel caso della Coppa Italia.
Cosa significa produrre le immagini?
Chi produce una partita sceglie il service cui affidarsi per realizzare tecnicamente la copertura della partita (tecnici, operatori e telecamere). Poi la regia seleziona e cuce il prodotto che si vede in diretta e la regia, come detto, è affidata a uomini indipendenti della Lega.
Tutti i club in Italia producono le partite in autonomia?
No. La facoltà di produrre le immagini è stata esercitata da 6 club: Juventus, Torino, Inter, Roma, Napoli e Sassuolo. Tutti gli altri hanno delegato alla Lega in qualità di organizzatore dell’evento.
Le immagini che vediamo sono le uniche a disposizione?
No. Ovviamente il totale prodotto è molto più ampio di quello che viene mostrato in diretta. Le immagini, replay compresi (anche quelli non utilizzati nel corso della diretta), vengono poi messe a disposizione dei broadcaster che ne hanno diritto al termine della partita perché possano essere utilizzate per gli approfondimenti e le moviole.
Esiste una censura sulle immagini da trasmettere o no?
I registi della Lega hanno un protocollo scritto dal responsabile Popi Bonnici. Ci sono linee guida che prevedono l’utilizzo dei replay mirati a chiarire le situazioni di gioco senza enfatizzarli eccessivamente per non infarcire la diretta di moviole. Allo stesso modo esiste l’indicazione di non mostrare immagini di violenza sugli spalti e di valorizzare, al contrario, gli aspetti giocosi e belli.
Broadcaster e club hanno facoltà di chiedere le immagini?
Certamente. E anche di segnalare eventuali episodi su cui ritengono ci sia la necessità di approfondimento o da allegare (nel caso dei club) a ricorsi e procedimenti disciplinari. Chi produce le immagini e la regia della Lega provvedono a inserire quanto richiesto nello scarico che viene effettuato ed è a disposizione di tutti gli aventi diritto.
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