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Pandev tra felicità e delusione: «Una gioia rovinata dal risultato»

Una doppietta, purtroppo inutile. Ma l’uomo partita, sponda azzurra, resta lui Goran Pandev. Un gol nel primo tempo, un altro nella ripresa. Il primo di destro, il secondo con il suo piede, il sinistro. Le prime due reti in maglia azzurra, nella sera in cui è stato chiamato a sostituire l’infortunato Cavani. Un assaggio di quello che potrà fare quando la sua condizione migliorerà ulteriormente. Un diagonale perfetto sul secondo palo, una girata di sinistro, quando ormai le sue energie erano ridotte al lumicino, sul primo palo. Buffon incolpevole, due perle quelle del macedone. Poi l’uscita dal campo tra gli applausi di tutto lo stadio, la prima partita da protagonista con la maglia del Napoli. Alla fine non ha potuto gioire per la rimonta juventina. Il terzo gol lo ha segnato mentre Mazzarri aveva deciso di sostituirlo.

«Successe anche una volta con Mourinho in un derby contro il Milan, mi voleva cambiare, invece sono rimasto e ho tirato un calcio di punizione segnando. Anche stavolta ho realizzato il 3-1, peccato per non aver tenuto il risultato».

All’uscita ha dato il cinque a Mazzarri, tutto chiarito dopo l’episodio di Bergamo. L’ex interista si sente a tutti gli effetti uno del gruppo Napoli.

«Certo, nessun problema: al mister ho dato il cinque».

L’amarezza resta per il pareggio e per aver sprecato due volte il doppio vantaggio. Il Napoli non ha sfruttato l’occasione di accorciare le distanze dalla parte alta della classifica.

«Mi dispiace tanto per la squadra e per i tifosi. Eppure abbiamo giocato una grande partita. Siamo calati nel secondo tempo, ma eravamo stanchi. Ci pesa giocare ogni tre giorni e per questo abbiamo delle difficoltà».

La prova dell’ex interista è incoraggiante per il futuro, potrà essere lui il vero nuovo acquisto per l’attacco.

«Sono felice per i due gol, era importante per me segnare: ho lavorato tanto da quando sono arrivato, però tutto mi girava male: sono stato anche sfortunato perché mi sono fatto male proprio quando ero pronto a giocare. A un certo punto mi sono scoraggiato ma tanta gente mi è stata vicino, soprattutto i tifosi mi hanno aiutato».

La Juve è andata, ci saranno altre occasioni, tra campionato e Champions. La stagione è lunghissima e ci sarà bisogno di Goran Pandev, soprattutto di un Pandev al top della condizione:

«Fisicamente sto bene e spero di continuare così: voglio dare una mano a questa squadra e a questi tifosi».

 

La Redazione

P.S.

Fonte: Il Mattino

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