Il piede giusto al momento giusto. Quello di Goran Pandev, che all’ultimo momento scaccia l’incubo dei supplementari. Che erano già gran bella cosa visto che per un’ora e più il Cesena era stato avanti facendo temere il peggio alla squadra di Mazzarri. Poi l’uno due di Cavani e Pandev ha rimesso le cose a posto in casa azzurra. Il Napoli va avanti pure in coppa Italia e ora che è finita non va tanto per il sottile nell’esame della gara. «Era importante vincere e ce l’abbiamo fatta»: Pandev sintetizza così la notte non proprio brillante della squadra. «Era importante – aggiunge l’ex interista – perché noi a questa coppa ci teniamo».
IL GOL “FANTASMA” -E non si pone certo il problema del pallone dentro o fuori sul suo tiro a palla ferma. «Non lo so, ero troppo lontano e in area di rigore c’era troppa gente. Però credo di sì. Il Cesena ha protestato molto, ho visto, ma i miei compagni mi hanno detto che era dentro». Un dettaglio, insomma, per il macedone che vuol pensare solo positivo. «Sì, è stata una partita difficile, il Cesena s’è dato da fare e ci ha preoccupato, però – racconta – alla fine la vittoria l’abbiamo meritata. E, badate – afferma – non era cosa facile ribaltare il risultato».Felice per il Napoli e felice per se stesso, Pandev, che ormai ci ha preso gusto a fare gol: quattro in campionato e uno in coppa Italia, sino ad ora. Ma quel che gli fa più piacere è che fa centro da tre partite consecutivamente: un gol al Genoa, un altro al Palermo, quest’ultimo al Cesena. «E’ il segno che sto bene. E sono soddisfatto: sto dando un discreto contributo, credo, e soprattutto mi sto divertendo», conferma l’attaccante. «Del resto – aggiunge – sono venuto a Napoli per questo. Per cosa? Per dare una mano ad una squadra di per sé già forte. Una squadra che come poche gioca ormai da tempo a memoria ed ha meccanismi collaudati».
Ed ora? «Ora smettiamo di pensare alla coppa Italia e torniamo con la mente al campionato», conclude Pandev, che chiude la partita con un altro, personale, segno positivo.
PAROLA AL CAPITANO -Sulla difficoltà della partita torna poi Cannavaro. «Forse – dice – non dovrebbe neppure meravigliarci troppo. Nel senso – spiega il capitano azzurro – che ormai di semplici non ce ne sono più. E soprattutto qui al San Paolo non ce ne saranno. Perché? Perché chi viene qui – spiega – pensa innanzitutto a non scoprirsi. E se poi chi ci sta di fronte va pure in vantaggio tutto diventa ancora più complicato. Il Cesena che cosa ha fatto? Trovato il gol s’è chiuso ancor di più è recuperare non è stato facile».E Vargas? «Non era logico aspettarsi cose strabilianti da un ragazzo che solo pochi giorni fa giocava in un altro continente, in un altro calcio e un’altra squadra. Sarebbe un errore grave – dice ancora Cannavaro – pretendere da lui subito esaltanti prestazioni. Edu – dice – è un gran bel giocatore. Lo dimostrerà. Intanto deve abituarsi ai nostri allenamenti, ai ritmi del nostro campionato che, rispetto a quello cileno è tatticamente e forse anche tecnicamente un po’ più complicato. Quanto tempo si dovrà aspettare? Il tempo necessario. Ma – raccomanda Cannavaro – non commettiamo l’errore di mettergli fretta».
Soddisfazione, poi, per salto al prossimo turno della coppa Italia. «Per noi è importante andare avanti anche in questo torneo. Non vogliamo mollare su nessun fronte, questo è certo. Sappiamo di non aver offerto stasera una delle nostre migliori prestazioni, ma alla fine trovo il risultato giusto. Giusto e soprattutto importante. E per adesso è comunque un bell’accontentarsi».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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