Il sabato prima della supersfida di Supercoppa a Pechino porta in dote a Mazzarri la quinta vittoria (3-1 allo Sporting Braga con doppietta di Pandev e rete di Zuniga), alcune buone notizie e uno spunto per riflessioni a breve termine che riguarda Vargas. In attesa del rientro di Cavani (non c’è neanche Insigne a riposo precauzionale), a cui il tecnico ha concesso un paio di giorni di riposo dopo il rientro da Londra, in avanti c’è un tandem che non è poi così squilibrato come magari qualcuno maligna: perché Edu si impegna, corre, lotta, e fa vedere anche qualche buona giocata. E, a dirla tutta, «segna» anche mezzo golletto perché il primo di Pandev è frutto di un delizioso assist del cileno (4′) che Goran non può fallire. Contro il Braga dunque, Vargas fa il lavoro sporco, Pandev la parte del leone. Il macedone, in attesa del Matador, è andato a segno 4 volte nel trittico di amichevoli giocato al San Paolo. Ma questi gol, lo sa bene anche Pandev, contano poco.
La gara è molto amichevole e poco spettacolare: con lo Sporting Braga è l’ultimo collaudo in vista di Pechino, e il test lascia intendere che Mazzarri le sue scelte le ha già fatte, con Britos preferito ad Aronica e al centro del campo Behrami in vantaggio su Gargano e Dzemaili.
Partita divisa in due, a fare da spartiacque il fiato corto, del Napoli più che degli ospiti: poche zone d’ombra nella prima mezz’ora attorno al tandem offensivo azzurro anche perché Vargas si muove a tutto tondo incrociandosi sovente con Pandev e con Hamsik le cui incursioni animano l’avvio della gara. Primo spunto e Napoli in gol, con lo slovacco che verticalizza per Vargas che, alza la testa e vede Pandev solo al centro dell’area: impossibile non realizzare l’1-0. Al 15’ il raddoppio: Pandev scarta portiere e difensore prima di appoggiare a rete. La sensazione è che se non è come sparare alla Croce Rossa, è qualcosa che gli assomiglia molto. Fino al 35′ i portoghesi fanno tenerezza e sbagliano anche le combinazioni più elementari. Poi, però arriva la sbavatura in difesa, con Campagnaro che concede a Lima la conclusione dai 10 metri che il portoghese non fallisce.
Si riprende con una polemica tra Gargano e Mazzarri a inizio del secondo tempo. Il giocatore torna in campo con alcuni minuti di ritardo e questo non va giù all’allenatore che lo rimprovera e lo punisce lasciandolo in panchina per tutta la gara. C’è aria di divorzio tra il Mota e il Napoli. Intanto lo Sporting, che farà il preliminare di Champions, si rianima e più volte va al tiro (al 12′ sfiora il pari ancora con Lima). Ma al 16’ Zuniga fa tutto da solo e sigla il definitivo 3-1 (poco dopo la mezz’ora centrerà anche un palo).
Rispetto ai test precedenti Mazzarri chiede e ottiene di cercare più le vie centrali piuttosto che quelle laterali anche perché Maggio non è ancora al top. E così alla fine la serata degli azzurri non porta praticamente nulla di negativo: giusto qualche sbavatura in difesa e un prevedibile calo man mano che i minuti sono passati. Mazzarri ha alcuni motivi per ritenersi soddisfatto: voglia, lucidità, velocità a far ripartire il contropiede oltre ad alcuni spunti interessanti. Pur giocando a ritmi da inizio agosto, il Napoli ha dimostrato di essere in rotta per il primo appuntamento che conta: quello contro la Juve.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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