Dura lex, sed lex: e se la legge di san Siro è insopportabile nei contenuti aritmetici e sprigiona un senso di delusione insopprimibile, la controlegge di Goran Pandev, l’ex temutissimo, uno che nel «triplete» ha avuto un ruolo, rimane inevasa. Inter 2, Napoli 1: e starsene lì, a parlarne, fa un dolore boia, che quasi quasi verrebbe da chiudere i taccuini e da spegnere i televisori per non guardare più niente. Perché quando neppure i fumi della doccia sono riusciti a rimuovere le scorie d’una sconfitta del genere, quel che resta da fare è ricominciare a giocare, possibilmente in fretta e da Pandev.
Cosa pensa, un calciatore, dopo una sconfitta del genere?
«Che così doveva andare, che forse era scritto. Perché il risultato non dice la verità e perlomeno non spiega che il Napoli ha avuto personalità. No, il 2-1 dice semplicemente che abbiamo perso e basta».
L’analizzi lei.
«A me è sembrata che non ci sia mai mancato il coraggio; e che il Napoli si sia presentato a viso scoperto, senza rinunciare e senza neanche indugiare. L’Inter è una grande squadra ma se uno si sofferma un momento si accorge che con mezzo tiro hanno fatto due gol. Il destino a volte è crudele».
Verrebbe da dire, pure questa è una qualità.
«E’ andata malissimo, perché abbiamo prodotto una serie di opportunità impressionante, sia nel primo tempo che nella ripresa. Abbiamo creato a ritmo continuo, siamo andati vicinissimi al gol e pure in occasione della rete di Cavani, è stata una fatica spingerla dentro. Non voleva entrare, non c’è stato verso: ma se uno dà un’occhiata alle immagini, si rende conto di che sviluppo ha preso la gara».
Ed ora cosa resta?
«L’amarezza che genera un k.o. ma anche la consapevolezza della nostra forza. Abbiamo affrontato l’Inter in casa sua con il piglio giusto. Sappiamo che c’è tanta strada da fare e sappiamo anche che dobbiamo crescere: ma alla fine di questo match possiamo sentirci egualmente soddisfatti del modo in cui lo abbiamo interpretato. Penso che nessuno possa dubitare che il Napoli sia sulla strada giusta».
La Juventus si allontana…
«Noi pensiamo alle nostre prestazioni e mi permetto di dire che stavolta non siamo venuti meno alle attese. Il carattere lo abbiamo tirato fuori, siamo andati vicinissimi al pareggio ma non ne siamo stati capaci solo per sfortuna. I risultati dei campioni d’Italia, comunque, non incidono assolutamente nel nostro atteggiamento. Ora bisogna dimenticare, andare oltre questo scivolone. La stagione propone ancora ventidue partite di campionato. Abbiamo la forza per riemergere, per riscattarci, per cancellare questa tristezza che ci portiamo dentro».
La svolta della gara dove l’ha intravista?
«Potrei dire che in vari momenti, perché se do uno sguardo allo score, mi accorgo che abbiamo tirato in porta più dell’Inter. Siamo stati imprecisi o magari la fortuna ci ha voltato le spalle. Noi andiamo avanti così, con il nostro modo di essere, che sino a questo momento ha pagato. E non potrà andare sempre in questo modo. Forse però questa partita l’abbiamo compromessa nel primo tempo, forse».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro