I palloni posizionati a terra con una casacchina poggiata vicino a ogni punto di riferimento. Sul prato è già disegnato di prima mattina il nuovo Napoli di Mazzarri. Il modulo di partenza è diverso, il 3-5-1-1. Gli undici azzurri occupano le varie posizioni e cominciano a provare i movimenti e si entra già nel vivo delle esercitazioni tattiche.
Un Napoli diverso dal punto di vista tattico. Senza Lavezzi si cambia, soprattutto in attacco. Nel reparto offensivo le novità più rilevanti. In attesa di Cavani da punta avanzata si alternano Vargas e Insigne, tutti e due sotto particolare osservazione dell’allenatore toscano. Il cileno parte un passettino più avanti in virtù dei sei mesi di apprendistato della stagione scorsa, un passettino più indietro Insigne che deve studiare ed entrare rapidamente nel nuovo universo Mazzarri. In appoggio all’unica punta c’è Pandev che può così giocare nel suo ruolo preferito, quello ricoperto nell’ultima mezz’ora della finale di coppa Italia a Roma. Il macedone è bravo a ricevere palla con le spalle alla porta per far salire la squadra e quando punta in verticale a rifinire per il compagno che nel nuovo Napoli potrà essere molto più spesso un centrocampista, cioè Hamsik o Dzemaili.
Già, perché è questa l’altra novità sostanziale del nuovo Napoli di Mazzarri. Un attaccante in meno, ma due centrocampisti pronti ad inserirsi e a colpire, Hamisk dal centro destra e Dzemaili dal centro sinistra che saranno chiamati a lanciarsi negli spazi. Quello che resta sempre basso a protezione della difesa è Inler, lo svizzero ritroverà lo stesso modulo dell’Udinese, quello in cui riuscì ad esprimersi al meglio.
Sulle fasce in attesa di Maggio che si aggregherà al gruppo direttamente a Castelvolturno insieme all’altro nazionale azzurro, Morgan De Sanctis, il tecnico utilizza Bariti a destra e Zuniga a sinistra, ruolo dove intende riproporre il colombiano. Con il nuovo modulo sarà leggermente diverso anche l’apporto degli esterni che doseranno la spinta sulle fasce e ad accentrarsi di più anche per garantire la copertura centrale quando Hamsik e Dzemaili si lanciano in profondità. Nel nuovo Napoli di partenza non c’è Gargano, schierato da Mazzarri come alternativa a Inler davanti alla difesa, l’uruguaiano è stato provato nelle prime esercitazioni nel Napoli due.
Nell’idea di base quindi non parte titolare, così come l’anno scorso quando sembrava potesse essere ceduto e invece conquistò maglia e diventò fondamentale. E non c’è Aronica. In difesa si riparte da Campagnaro, Cannavaro e Britos e cioè da quella che era l’idea della stagione scorsa, frenata dall’infortunio del difensore sinistro uruguaiano al trofeo Gamper di Barcellona a fine agosto. Fernandez resta l’alternativa a Cannavaro da centrale difensivo o in seconda battuta a Campagnaro. Dossena parte anche quest’anno come alternativa a Zuniga sulla fascia sinistra.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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