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Pandev rende grande il Napoli

Nell'intervallo battibecco tra Gargano e il mister

Sette gol in sette giorni distribuiti per tre amichevoli. Il Napoli fila come un treno. Macina avversari di scuole calcistiche diverse e cresce sul piano dell’esplosività e della personalità. Quasi pronto per il big match di Pechino. Ed il più pronto di tutti è Goran Pandev, puntuale come un orologio svizzero, una doppietta ieri sera che va ad aggiungersi ai due gol realizzati uno al Bayer Leverkusen, l’altro al Bordeaux, per restare al San Paolo, più i due siglati in ritiro. Una felice conferma per Mazzarri che ieri sera ha avuto modo di notare anche i progressi compiuti di Vargas.

SHOW DEL SABATO – Non si sbagliava Mazzarri a chiedere un altro test prima di volare a Pechino: aiuta a mettere a punto il motore; a verificare taluni movimenti nel nuovo schema tattico (il 3-5-1-1); ad avere risposte su alcuni singoli (Britos, Behrami, Vargas). Mancano solo Gargano e Cavani rispetto alla presunta formazione-base. E non c’è Insigne, tenuto prudenzialmente a riposo. Si tratta, quindi, di una sorta di prova generale ad una settimana dal faccia a faccia con la Juve per la Supercoppa. Ebbene, si saranno sentiti sicuramente fino a Salerno, dove erano impegnati i bianconeri, gli applausi di compiacimento dei quindicimila accorsi al San Paolo. Il Napoli parte a razzo. E dà l’impressione di essere un’auto di grossa cilindrata che sta innestando progressivamente le marce alte. Convincente prestazione con il Bayer Leverkusen, buona prova con il Bordeaux, addirittura pirotecnica, dalla trequarti in su, al cospetto dei portoghesi del Braga che schierano tante secondo linee. E tutto in sette giorni. Giocate di prima, inserimenti dei centrocampisti, conclusioni repentine. E nell’orchestra brillano le qualità tecniche di Pandev, Hamsik, Inler e Vargas. Sì, proprio il cileno, che regala un altro assist-gol, si muove con più scioltezza sulla trequarti, partecipa al gioco di squadra. In progresso anche l’esplosività di buona parte del gruppo.
ANCORA KUNG FU – Sulla giostra sale di prepotenza Goran Pandev. Il macedone, sempre protagonista nelle amichevoli precedenti, si ripete con lo Sporting. Tocca a lui sbloccare il risultato andando a chiudere un’azione ispirata da Inler e proseguita dal tocco elegante da Vargas. E’ una verticalizzazione che taglia in due la difesa portoghese. Dagli spalti piovono applausi per Pandev, il vero terzo tenore, che poco fa rimpiangere Lavezzi. L’ex interista viene cercato sempre dai compagni ed a sua volta li cerca con intelligenza chiedendo l’uno-due ad Hamsik o a Vargas. All’undicesimo, lo Sporting Braga è costretto ad inchinarsi di nuovo. Stavolta il “la” dell’azione parte addirittura da Cannavaro, quindi Pandev scambia con Vargas, s’incunea in area, supera anche il portiere, depositando il pallone nella porta vuota. Quarto bersaglio in sette giorni. Kung Fu, trascinatore principe di questo Napoli che si distende a meraviglia anche se continua a soffrire in fase difensiva. L’avversario non punge più di tanto ma quando s’affaccia dalle parti di Britos e Zuniga qualche insidia la crea. E difatti dopo un intervento alla disperata di De Sanctis su Alan, al 36′, il portiere del Napoli capitola, complice una deviazione di Campagnaro, su una bordata di Lima.
LA VARIANTE – A differenza delle precedenti esibizioni, Mazzarri prova a chiedere più inserimenti per vie centrali. Ed il suggerimento viene presto messo in pratica da un Hamsik eccellente nelle scelte di tempo, efficace nel dare profondità alla manovra, sagace nell’interpretare il ruolo dell’elastico di centrocampo. A campo aperto, il Napoli diventa micidiale quando riparte con tre-quattro uomini per volta, forte anche della maggiore conoscenza tra Pandev ed i compagni dell’attacco, nonchè di una condizione atletica sicuramente migliorata in tanti elementi. Ma è nella fase passiva che la formazione di Mazzarri picchia in testa spesso e volentieri. Specie ad inizio di ripresa quando lo Sporting prova a spingere sull’acceleratore e la linea mediana del Napoli non protegge più come prima lasciando agli avversari la possibilità di tirare da lontano indisturbati o presentarsi minacciosi dalle parti di De Sanctis. Ci pensa però Zuniga servito da Hamsik a mettere al sicuro la vittoria con un irresistibile spunto in area. Il colombiano centrerà anche il palo poco dopo
IL BATTIBECCO – A guastare la piacevole serata di calcio, il battibecco nell’intervallo tra Gargano e Mazzarri. L’allenatore richiama l’urugaiano rientrato in ritardo dagli spogliatoi, Gargano gli risponde e Mazzarri gli ordina di sedersi in panchina evitando di farlo riscaldare.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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