Pandev gioca. Su questo non c’è dubbio. Punto fermo per Mazzarri, una prestazione negativa non muta il giudizio del tecnico sul macedone: lo ritiene fondamentale nel nuovo Napoli, alla luce anche della partenza di Lavezzi. Lo ha difeso prima della partita di Parma, quando lo schierò e fu ripagato con la prestazione sontuosa dell’ex interista, il migliore in campo contro l’undici di Donadoni. E lo ha difeso dopo la partita di Catania, una prestazione assolutamente incolore del macedone.
Gioca Pandev, una serata speciale per lui quella contro la Lazio. L’addio fu burrascoso, la lite con il presidente Lotito, il ricorso al collegio arbitrale della Lega per potersi liberare dal club biancoceleste, il successivo passaggio all’Inter di Mourinho dove poi vinse tutto nell’anno del Triplete. Un ex sempre dal dente avvelenato, l’anno scorso fu fischiatissimo all’Olimpico dagli ex tifosi. E Pandev dopo la rete del momentaneo 1-1 (rete molto bella) fu accusato dai tifosi laziali in tribuna di essersi rivolto con il gesto dell’ombrello.
Quella contro la Lazio è una partita speciale e Goran proverà a rispondere da campione alla brutta prova di Catania. La sua voglia di riscatto è la stessa del Napoli. Il macedone crede nel progetto Mazzarri, a Napoli si sente benissimo, avverte la fiducia dell’ambiente, tutti requisiti che lo stanno facendo rendere in maglia azzurra come negli anni migliori.
Ci sarà contro la Lazio e si sistemerà nel ruolo che Mazzarri gli ha disegnato in quest’inizio stagione, punta larga a destra con la possibilità di accentrarsi per fornire l’assist vincente, oppure di scambiarsi di posizione con Cavani, l’altro attaccante. Alle spalle dell’uruguaiano e del macedone ci sarà Hamsik, in posizione centrale, dove ha reso meglio, dopo la parentesi di Catania dove invece è partito più largo a sinistra.
Un colpo di mercato paragonabile a quelli dei top player, si è espresso così il direttore sportivo Bigon, un attaccante di esperienza internazionale e di grande spessore, così lo considera Mazzarri. Il Napoli ha speso 7.5 milioni per riscattarlo dall’Inter, un’operazione di mercato effettuata a inizio giugno, quindi con piena convinzione. Il tecnico ne ha chiesto la riconferma, la società era completamente d’accordo, l’attaccante ha accettato anche di decurtarsi lo stipendio pur di giocare a Napoli. Insomma c’erano tutte le condizioni per ripartire a Napoli e Pandev lo ha fatto con grandi motivazioni. Prima la notte di Pechino contro la Juventus in Supercoppa, cominciò benissimo con l’assist a Cavani e il gol del 2-1, finì malissimo con il cartellino rosso e la squalifica di due turni in campionato. Fuori con il Palermo e contro la Fiorentina, un rientro da vera star con il Parma: rigore procurato, gol del raddoppio e assist a Insigne per il 3-0. Poi il black out totale a Catania. Partita sotto tono, completamente da dimenticare, forse la peggiore in assoluto, o tra le più deludenti con la semifinale di andata di coppa Italia a Siena. Pandev si è addormentato insieme a tutti i compagni e non ha sfrutatto l’uomo in più per mettere in difficoltà la difesa di Maran. Ora è tanta la sua voglia di riscatto per il prossimo impegno ed è ancora più forte perchè ritroverà la Lazio, un avversario assolutamente speciale, la partita che più di qualsiasi altra vorrebbe vincere. L’anno scorso al Napoli andò male sia all’andata al San Paolo (terminò 0-0) che al ritorno all’Olimpico (sconfitta pr 1-3): un motivo in più per Pandev per riscattarsi domani sera al San Paolo. Una grande prestazione e possibilmente un gol per ripagare nel migliore dei modi la fiducia dell’allenatore.
Un gol per cancellare Catania, il secondo in campionato dopo quello realizzato al Parma. Questo l’obiettivo di Pandev, il grande ex, il macedone che con la Lazio di Delio Rossi vinse la copa Italia e toccò livelli di rendimento altissimi, come nell’Inter di Morinho. E come sta facendo nel Napoli di Mazzarri, salvo parentesi negative come quelle di Catania. Il riscatto passa per il San Paolo, domani la grande notte dell’ex.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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