Finale di partita. Che non è mica Beckett, no, ma soltanto l’ultimo atto della storia bella e intensa, piena di emozione e sentimenti, di Goran Pandev con Napoli. E il Napoli. Amore vero, quello che re Goran sente sottopelle per la città e la squadra; passione pura, negli occhi e nel cuore, però il calcio è così, è professionismo, e alla fine è sempre tutto scritto: nero su bianco, contratti, scadenze, scelte e via. Si cambia maglia e anche casa, al volo, ma certe cose e certe storie restano. Non si dimenticano. E vanno anche al di là delle parole: «Manca un sostituto di Pandev». De Laurentiis analizza il mercato del club e, contestualmente, ufficializza un addio: si sapeva, si sapeva da settimane, ma sentirlo dire esplicitamente fa un altro effetto.
QUANTE OFFERTE. E allora, gli ultimi giorni di Goran. Che magari saranno anche un bel po’, tutto dipende dallo stato delle trattative in corso, ma comunque la sostanza delle cose non cambia mica: andrà via, la leggenda del calcio macedone; dopo tre stagioni piene e due Coppe Italia lascerà il Napoli e la sua bella casa di Posillipo con vista sull’incanto del Golfo. La destinazione? Molto difficile esporsi, al momento. Anzi, impossibile: perché sulle sue tracce c’è una fila lunga così. Un elenco di estimatori del genere, del genio venuto dall’Est, che va dall’Italia alla Francia, passando per l’Inghilterra, la Grecia e la Turchia.
LE IDEE. Un po’ di squadre, allora: di lui, tanto per restare in territorio nazionale, hanno parlato la Samp, la Fiorentina (piace moltissimo a Montella) e il Torino; e poi, oltre ai soliti Tottenham, Wolfsburg e Olympique Marsiglia, sono arrivate richieste dalla Grecia e dalla Turchia. Mezza Europa sulle sue tracce, però le piste più concrete – Grecia e Turchia – per il momento non hanno convinto.
RITORNO A CASA . Che si fa, in attesa? Beh, si torna alla base, ovviamente: a Napoli, al centro sportivo di Castelvolturno, cosa che dovrebbe accadere tra domani e lunedì. O meglio: Pandev è atteso oggi in Italia, probabilmente in serata, e dunque al lavoro insieme con i compagni dovrebbe rientrare entro le prossime quarantotto ore. Tutto dipende dal piano-voli e dalla conseguente organizzazione. Giorno più o magari meno, comunque, il canovaccio non cambia e non cambierà: fino a che il suo futuro non sarà chiaro e chiarito, Goran si allenerà regolarmente con Rafa e la compagnia azzurra; svolgerà la preparazione precampionato, sia in sede sia in ritiro, a Dimaro, nel caso in cui non si chiuderà alcuna trattativa entro giovedì della prossima settimana; ovvero entro il termine ultimo prima del trasferimento nella Val di Sole. Il programma è già stabilito.
COMPLEANNO INCERTO. Partenza eventuale con incertezza di base, insomma. Ultima parentesi con il rebus della Sfinge, se vogliamo: è proprio così che il campione macedone, 31 anni da festeggiare il 27 luglio, si appresta a vivere la sua ennesima stagione da professionista. Festa di compleanno più che mai incerta, a conti fatti: dove brinderà, Pandev? A Dimaro con il gruppo, altrove in Italia oppure all’estero? Si accettano scommesse, mentre è sicura una cosa: ovunque andrà si porterà dentro Napoli e il Napoli. E anche un bel po’ di rammarico: perché la sua idea, il progetto ormai naufragato, era di chiudere la carriera proprio con l’azzurro negli occhi e sulla pelle. E’ andata com’è andata, accade di continuo, il calcio è questo e lui lo conosce a menadito: nonostante tutto, però, non dimenticherà il San Paolo e il triennio di Partenope. E di certo, sia chiaro, non sarà dimenticato.
Fonte: Corriere dello sport
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