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Pandev felice: “Datemi l’Inter”

Per il sorteggio il macedone vorrebe evitare soprattutto il Chelsea

E’ tornato. Per la gioia sua e di Walter Mazzarri: Goran Pandev c’è. E ci sarà domenica a Milano per la sfida, la grande sfida, con la sua ex: un amore grande, triplo, anzi triplete con Mourinho, e poi una delusione che gli suggerì di cambiare vita e scegliere Napoli. Un anno fa, più o meno, lui a San Siro sfilò, partì titolare al posto dell’infortunato Cavani: e domenica? Beh, ha lavorato sodo e duro sin dal giorno successivo a quello di Genoa-Napoli, quando si arrese al dolore alla caviglia sinistra e chiese il cambio, con un chiodo fisso nella mente: recuperare in tempo per la passerella con l’Inter. Ecco, ci siamo. Bisognerà vedere cosa ne pensa Insigne. E Mazzarri, ovviamente.

FINALMENTE – La notizia, però, è che Goran il macedone ha recuperato: ha corricchiato per una mezzoretta, ha ispirato qualche giocata e avuto anche una splendida occasione per limitare i danni davanti al portiere. Portiere poi mandato, ironicamente, a quel paese per il miracolo a tu per tu. Non male, comunque, considerando che non giocava dall’11 novembre a Marassi. Quasi un mese di astinenza e terapie:  «Mi sento abbastanza bene, sì, è andata abbastanza bene, anche se ancora non sono al cento per cento. Certo, mi spiace per la sconfitta, però sono felice di essere rientrato. E ora, pensiamo all’Inter».

 L’ANTI-JUVE – Sollevato lo è, certamente, perché aveva una voglia matta di giocare. Anzi, se fosse dipeso dalla sua volontà, si sarebbe fatto convocare anche con il Pescara. Il futuro, delicato quanto la sua caviglia, ha però vivamente sconsigliato di correre rischi inutili, e così Pandev e gli staff – medico e tecnico – hanno preferito attendere la trasferta di Milano. Il momento perfetto, si direbbe, per tornare. Il testa a testa è degno di un heads-up da poker texano: servirà a capire chi bluffa e chi potrà davvero essere considerato l’antagonista principe della Juventus capolista e favorita.  «Una gara molto interessante, ma onestamente non credo che servirà a eleggere la vera anti-Juve, perché il campionato è ancora molto lungo: cerchiamo di fare il massimo e vediamo dove potremo arrivare». 

IL BALLOTTAGGIO – Al di là dei concetti e degli obiettivi di squadra, però, per Pandev sarà una partita speciale anche dal punto di vista personale: ha voglia, eccome, di dimostrare di essere ancora quel campione che, da gennaio in poi, contribuì in maniera decisiva all’irripetibile ciclo di Mou. Il ballottaggio con Insigne, ieri tenuto a riposo totale, è già cominciato.
FUTURO EUROPEO – Come anche il toto avversario europeo: cosa consegneranno le urne di Nyon per i sedicesimi? Una rivincita con il Chelsea, magari?  «No, spero di no: mi auguro di andare lontano anche in Europa League e di continuare il cammino in coppa. Siamo un grande gruppo e dobbiamo puntare sempre al massimo».  La sfida con i Blues darebbe molti, moltissimo stimoli:  «Sì, vero? Però magari più avanti». 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
 


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