E’ tornato. Per la gioia sua e di Walter Mazzarri: Goran Pandev c’è. E ci sarà domenica a Milano per la sfida, la grande sfida, con la sua ex: un amore grande, triplo, anzi triplete con Mourinho, e poi una delusione che gli suggerì di cambiare vita e scegliere Napoli. Un anno fa, più o meno, lui a San Siro sfilò, partì titolare al posto dell’infortunato Cavani: e domenica? Beh, ha lavorato sodo e duro sin dal giorno successivo a quello di Genoa-Napoli, quando si arrese al dolore alla caviglia sinistra e chiese il cambio, con un chiodo fisso nella mente: recuperare in tempo per la passerella con l’Inter. Ecco, ci siamo. Bisognerà vedere cosa ne pensa Insigne. E Mazzarri, ovviamente.
L’ANTI-JUVE – Sollevato lo è, certamente, perché aveva una voglia matta di giocare. Anzi, se fosse dipeso dalla sua volontà, si sarebbe fatto convocare anche con il Pescara. Il futuro, delicato quanto la sua caviglia, ha però vivamente sconsigliato di correre rischi inutili, e così Pandev e gli staff – medico e tecnico – hanno preferito attendere la trasferta di Milano. Il momento perfetto, si direbbe, per tornare. Il testa a testa è degno di un heads-up da poker texano: servirà a capire chi bluffa e chi potrà davvero essere considerato l’antagonista principe della Juventus capolista e favorita. «Una gara molto interessante, ma onestamente non credo che servirà a eleggere la vera anti-Juve, perché il campionato è ancora molto lungo: cerchiamo di fare il massimo e vediamo dove potremo arrivare».
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