Se nel mondo del calcio Goran Pandev è considerato un fuoriclasse, in Macedonia è considerato semplicemente una leggenda. Il giocatore dei giocatori. L’indiscusso eroe di una Nazionale più giovane di 10 anni dell’attaccante del Napoli stesso, essendo nata soltanto nel 1993 dopo la scissione della ex Jugoslavia: 67 presenze, 25 gol e la fascia di capitano. Ovviamente.
RABBIA E ORGOGLIO – Sì, Pandev è la bandiera stessa della bandiera per cui gioca e soffre: orgoglio incredibile, appartenenza e nazionalismo che in pochi possono capire e condividere per origini e storia. La sua, di storia, cominciò il 21 agosto 2002: esordio in Macedonia-Malta 5-0 e subito il graffio nel tabellino e i saggi di un talento che in patria considerano unico. Non è un caso, probabilmente, che nel periodo finale del 2009, ovvero nella parentesi trascorsa alla Lazio da emarginato, Goran abbia offerto un contributo incredibile alla Macedonia: in quattro partite giocate nel periodo da emarginato fuori rosa, realizzò ben 7 gol (doppiette con la Spagna campione d’Europa, Kuwait e Canada, e poi pezzo di bravura con l’Iran). Uno sfogo. Come a dire: non mi fate giocare nel club e io esplodo con la Nazionale. I suoi genitori risiedono ancora a Strumica, la città natale, e gestiscono negozi di abbigliamento. Suo fratello minore Sasko, 25 anni, è invece un attaccante dell’FK Renova (serie A macedone).
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
