Non c’era Higuain e non c’era nemmeno Pandev. O meglio, erano presenti-assenti. Si sono persi in una partita che toccava a loro piegare. Senza Hamsik, con Insigne in panchina, la coppia di attaccanti avrebbe dovuto incidere di più. Pandev ha sbagliato troppi appoggi, troppi tocchi, troppe rifiniture, ha sbagliato spesso la scelta finale e insieme al centravanti argentino ha sbagliato anche il gol dell’uno a uno nel finale del primo tempo, quando nell’area del Borussia sia Bender che Papastathopoulos hanno bisticciato col pallone lasciandolo ai due. Niente dare fare nemmeno in quel momento.
GRANDE BORUSSIA – L’ammissione del macedone «Cosa ci manca? Dobbiamo essere più cattivi, ma il Borussia è forte e lo sapevamo»è quasi
inevitabile: «Abbiamo giocato contro una grande squadra, il Borussia è fortissimo. Abbiamo preso gol subito, su rigore, e da lì è stato tutto più difficile». Il gol ha dato alla partita la piega che il Borussia sperava, ma non fino a quel punto. Klopp voleva il contropiede, ma Benitez gliel’ha concesso con troppa fretta e quasi senza resistenza. Oltre a un problema tattico piuttosto evidente, la squadra è mancata ancora una volta sul piano della personalità, come era già successo all’Emirates di Londra contro l’Arsenal. «Cosa manca al Napoli per il salto di qualità? Sono arrivati giocatori di esperienza, ma dobbiamo essere più cattivi in campo e crederci di più. Qui a Dortmund, comunque, abbiamo giocato bene, però loro ci hanno fatto male in contropiede. Dobbiamo crescere per riuscire a far meglio in questo tipo di partite» . L’analisi di Pandev è corretta. Servono più cattiveria e più fiducia, serve anche più forza in mezzo al campo per evitare, come dice il macedone, che il contropiede faccia così male al Napoli.
GUARDARE AVANTI – E’ il consiglio che Pandev dà a se stesso e a tutta la squadra. Che è arrivata alla terza sconfitta di fila e si trova nel momento peggiore della sua stagione: tre partite, sette gol incassati, solo uno segnato. «Qui a Dortmund, però, abbiamo fatto un’ottima partita. Sapevamo che il Borussia è una squadra forte in contropiede. Abbiamo preso gol subito e la partita si è messa male. Bisogna guardare avanti, alla prossima gara con la Lazio» . Ribadisce, con forza: «Abbiamo giocato all’altezza del Borussia e abbiamo creato diverse occasioni» . Solo che lui e soprattutto Higuain le hanno sbagliate.
UNA MANO DALL’OM – Adesso la situazione è tristemente chiara: per essere certo della qualificazione, il Napoli deve battere 3-0 (o comunque con 3 gol di scarto) l’Arsenal. C’è però un’altra possibilità, che il Borussia non vinca a Marsiglia dove incontrerà una squadra a 0 punti e fuori anche dall’Europa League. Ma Pandev un po’ ci spera, del resto l’orgoglio dei marsigliesi è noto in Europa. «Sì, spero proprio che il Marsiglia ci dia una mano. Noi, però, dobbiamo pensare prima a noi stessi. Noi ci siamo, lo abbiamo dimostrato anche qui al Westfalenstadion, e con l’aiuto dei nostri tifosi possiamo compiere l’impresa». E’ la speranza finale di Goran Pandev, un’impresa che il Napoli deve cominciare a preparare fin da queste ore. L’11 dicembre il San Paolo sarà un inferno. L’Arsenal, oggi in testa al girone con 12 punti, troverà l’ambiente più infuocato. Ma il Napoli potrà pensare al grande colpo solo se anche Pandev, come Higuain, alzerà il suo livello di gioco, un livello che ieri non era alla sua altezza. Loro due, con Hamsik, possono spingere il Napoli verso un’impresa storica.
Fonte: Corriere dello Sport
