Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico ed ex Commissario straordinario della FIGC durante Calciopoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sport News:
Siamo nel 2018 e ancora si muore per una partita di calcio. La sua idea? Soluzione per evitare questi episodi?
“Diffidare di chiunque manifesti l’idea di avere soluzioni in tasca. Il tema non è assolutamente semplice. Anche se francamente dopo i drammatici episodi che portarono alla morte dell’ispettore di Polizia Filippo Raciti e del dirigente sportivo Ermanno Licursi, tante cose sono migliorate”.
Doveva essere sospeso il campionato come stava meditando la Figc?
“Penso che la FIGC abbia agito in questo caso con buon senso e naturalmente condivido la decisione assunta dalle istituzioni preposte alla gestione dell’ordine pubblico. Non bisogna mai dimenticare che non parliamo di una sola dimensione sportiva ma di eventi che impattano in maniera importante anche fuori dal rettangolo di gioco”
Capitolo razzismo. Koulibaly insultato a San Siro, bisognava interrompere il match ? Anche rispetto a questo tema, quale soluzione?
“A mio modo di vedere anche qui la condivisione con chi gestisce l’ordine pubblico è essenziale. Premesso ciò, avrei fermato la partita. Occorre avere il coraggio di portare avanti con serietà il percorso intrapreso e applicare seriamente tutte le sanzioni previste dalle norme sia sportive che non”.
Il mondo paralimpico ha ricevuto il collare d’oro. Lei ha parlato di “pezzo di dignità acquisita”. Può spiegare cosa intende?
“L’istituzione del Collare d’oro Paralimpico al Merito Sport Sportivo rappresenta un’altra conquista degli ultimi anni. Si tratta di un riconoscimento che, come nel caso del mondo olimpico, va a quegli atleti che rappresentano l’eccellenza in ambito sportivo. Lo sport paralimpico rappresenta un pezzo di welfare per il nostro Paese e una fonte di ispirazione per tanti ragazzi disabili e non. Ma non bisogna mai dimenticare la dimensione agonistica e gli straordinari risultati che i nostri atleti raggiungono con enormi sacrifici e grande impegno”.
Un messaggio per le persone diversamente abili che non hanno la “forza ” di affrontare la vita e reagire?
“Ogni individuo deve trovare in se stesso la forza per superare gli ostacoli che la vita pone di fronte. L’importante è fissare degli obiettivi, anche quotidiani, e misurarsi con essi. Lo sport, da questo punto di vista, può rappresentare uno strumento utilissimo. Nello sport ciascuno parte dalle proprie abilità e punta a raggiungere traguardi personali. Non importa quali siano, l’importante è centrarli”
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