Ruggero Palombo, vice-direttore de “La Gazzetta dello Sport”, interviene a Marte Sport Live per commentare la linea non propriamente rigida usata da Tosel nei confronti dei tesserati juventini coinvolti nel polverone post-Genoa; senza dimenticare anche il calcio “giocato”. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it:
“La gazzarra sul campo è stata uno scempio, che in scenari Champions sarebbe costato molto di più. Inoltre lo scempio è continuato negli spogliatoi, quindi non si può parlare di stangata nei confronti della Juve: forse c’erano gli estremi per farlo, ma Tosel ha pensato di usare un metro non troppo pesante. Arbitri ed assistenti hanno avuto anche sputi di tifosi addosso, ma non mi sorprende che non si sia deciso di squalificare il campo: questo andava fatto specie quando si manifestavano odio e razzismo, vedi lo striscione inneggiante Superga nel derby col Torino. Di chi è la colpa? Dei vari Conte, Bonucci ecc. che stanno trasmettendo ai propri tifosi la cultura della lamentela, del non accettare le decisioni arbitrali: questo non fa altro che accendere una miccia di odio e rabbia nei tifosi meno sereni. Sicuramente i tesserati juventini si saranno calmati mezz’ora dopo la bagarre, ma sono professionisti e non si possono permettere cadute di stile del genere. Marotta? Strano abbia avuto quella caduta di stile, in genere è una persona molto professionale: un grande plauso va a De Laurentiis, che è riuscito a stemperare la cosa con il suo humor. Cosa ci vuole per abbassare i toni? La collaborazione di tutti, specie dei media. La seconda parte del campionato promette di essere molto spettacolare: non roviniamola con queste storie. Lotta scudetto? A dicembre si parlava di campionato ammazzato, ora è tutto riaperto: ho intervistato Agnelli nel periodo natalizio e lui fu uno di quelli che temeva ancora il ritorno delle inseguitrici. Il perché della flessione? Casualmente è coincisa col ritorno in panca di Conte, ma è solo casualità, la verità è che i bianconeri hanno pagato dazio per le grandi imprese in Champions e, rispetto per esempio allo scorso anno, s’è avuto qualche infortunio in più. Il Napoli? Cavani-Hamsik è un duo invidiabile da chiunque, una coppia che ti risolve, quasi da sola, le partite. Questi ingredienti renderanno la volata finale avvincente fino alla trentottesima. Napoletani, toccate ferro, ma se Hamsik e Cavani non dovessero subire cali fisiologici, allora ci sarebbero ottime possibilità di portare il terzo scudetto sotto al Vesuvio.”
La Redazione
M.P.
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