Le polemiche non finiscono mai. Questione di punti di vista, questo è poco ma sicuro. Ma quando poi ad andarci di mezzo è un calciatore le cose si amplificano sempre. E’ una certezza. Metti poi che una domenica pomeriggio succede che un giocatore di origine napoletane fa gol proprio alla squadra della sua città. Apriti cielo. E così tutti si scagliano contro Raffaele Palladino, colpevole secondo i napoletani, di essersi “impegnato troppo” contro il Napoli. Paradosso tra i paradossi se si considera che Palladino gioca nel Parma, squadra oramai fallita e retrocessa da settimane, ma che non per questo ha deciso di smettere di onorare il campionato fino alla fine.
Al termine della partita contro il Napoli, finita con il risultato di 2-2, i giocatori del Parma sono stati accusati da quelli azzurri di essersi impegnati ingiustificatamente dal momento che la squadra di Benitez è in piena lotta per un posto Champions. E tra i più bersagliati c’è stato proprio Palladino. “Sono cose che si dicono in campo – racconta Raffaele Palladino a gianlucadimarzio.com – cose naturali, ma nulla di più. Ci hanno solo detto che dovevamo essere più sportivi senza perdere tempo”.
Ma sopratutto Palladino è stato accusato di non aver augurato al Napoli di passare il turno diEuropa League domani sera contro il Dnipro. “E’ una cosa che mi ha ferito molto. Perché non è assolutamente vero. Napoli non mi ha mai fatto niente di male, e sono innamorato della mia città. La mia famiglia vive lì non avrei motivo di dire certe cose. E ai tifosi che mi accusano di essere juventino ci tengo a dire che ho giocato con la Juve, è vero, ma quando ho fatto gol contro di loro ho esultato allo stesso modo. Se non l’ho fatto una volta è stato solo perché ero ancora in comproprietà”.
E da buon napoletano domani sera Raffaele sarà sul divano di casa a fare il tifo per gli azzurri. “Credo che ce la possano fare perché sono una squadra di grandissimo livello sopratutto in fase offensiva”. Certo vengono dal pareggio di Parma, ma Palladino non ha dubbi. “Con noi hanno giocato le seconde linee ma stiamo parlando comunque di giocatori come Gabbiadini, Mertens. E anche se hanno fatto un passo falso domenica, in campo ho visto un grande gruppo”. E se dovesse puntare su un uomo decisivo… “Sembra scontato fare il nome di Higuain ma è il Pipita è un campione che può fare la decidere il risultato in qualunque momento. In queste partite però può fare la differenza tutta la squadra. Queste partite le vinci nello spogliatoio”.
Forse quello che è mancato al Napoli proprio domenica contro il Parma. “Sono è partiti un po’ lenti e sottotono e noi, vendendo questo atteggiamento da parte degli avversari, abbiamo preso un po’ di coraggio. Non era facile per la nostra squadra: venivamo da una settimana molto tosta dal punto di vista societario. Era difficile anche psicologicamente e non pensavamo di fare una partita così bella. Il coraggio ci è venuto fuori dopo che abbiamo visto l’approccio del Napoli. Poi nel secondo tempo si è giocato ad una porta sola e Mirante è stato davvero decisivo”.
Un buono spunto anche per domani sera per il Napoli. Giocare dall’inizio dalla fine con il massimo dell’intensità. Per centrare la finale, rendere felici il suo popolo ed anche il tifoso d’eccezione Raffaele Palladino da Parma, ma con il cuore azzurro.
Fonte: GianlucaDiMarzio.com
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