Una settimana di successi. Almeno, questo è quello che si augura Maurizio Zamparini, arrivato a Palermo per il consueto incontro natalizio con la stampa, stavolta nei locali della Missione di Speranza e Carità, a cui ha donato 50mila euro in beneficienza. Lo fa col sorriso di chi ha ritrovato la vetta della classifica, grazie al rotondo 3-0 inflitto al Bari, ma anche di chi ha la più totale serenità in vista dell’udienza di sabato prossimo al Palazzo di Giustizia, dove terrà nuovamente banco l’istanza di fallimento presentata dalla Procura: “Sono estremamente sereno, ma anche molto addolorato. La squadra sa chi sono io, non hanno problemi. Sono sereno ed ho una profonda fiducia nella giustizia che trionfa sempre. Quando mi guardo allo specchio sono sereno, chi mi conosce sa la mia serietà. Chi non mi conosce può pensare quello che vuole. La città non prende le notizie da me: io non ho mai rubato un euro. Quando leggo che il Milan deve coprire 300 milioni mi chiedo perché non è fallito”.
Nessuno spettro, anzi. Zamparini rilancia: “I debiti reali sono 32 milioni, di cui sette verso di me ed il resto verso procuratori. L’accordo per la cessione della società sarebbe già arrivato se non fosse accaduta la vicenda giudiziaria. Questo ha bloccato non solo i nuovi investitori, ma mi ha fatto anche un danno a livello internazionale perché le istituzioni finanziarie che non mi conoscono, e prendono le notizie dai giornali, mi chiudono le porte. Questo è un danno enorme”. Una trattativa che va avanti con Cascio, col quale i rapporti sono giornalieri, mentre sul fronte Baccaglini il patron rosanero annuncia una battaglia legale: ” Baccaglini è già fuori, non c’entra più. Lui è nelle mani di agenti che stanno investigando sulle cose false che ho in mano io”. E in ballo c’è anche un’altra cordata: “Domani viene da me un rappresentante di investitori russi direttamente da Londra. Il progetto non prevede che io prenda dei soldi, ma che vengano immessi nel Palermo per riportarla ad essere una società di livello. Servono soldi per lo stadio, il centro sportivo ed una campagna acquisti da una cinquantina di milioni per fare una squadra per l’Europa”.
Ambizioni rinnovate, dunque, “ma prima bisogna tornare in Serie A”. L’obiettivo primario è chiaro in mente e dopo il successo di Bari c’è ancora più fiducia: “La nostra più grande novità è Tedino e tutto il suo team, insieme alle scelte che hanno fatto. Giocatori che erano calati come Jajalo, Chochev e Trajkovski stanno lavorando per tornare quelli della Serie A. Domenica ho mandato un messaggio personale ai ragazzi, dicendo che dovevamo vincere. Forse devo farlo per ogni partita. A Coronado ho detto che mi aspettavo quanto fatto perché lui è un leader. Ha trovato la posizione in campo perché da seconda punta ha tre persone addosso. Balogh invece è la grande scommessa che deve vincere il nostro allenatore, sono preoccupato dai tanti infortuni”. In ogni caso, gennaio si avvicina e il mercato del Palermo è già programmato: “Sono andato a comprare altri tre giocatori, di cui altre due punte”. Un vice-Nestorovski o un rimpiazzo per il macedone, se dovesse andar via a gennaio? “Dopo aver visto la partita giocata senza di lui, forse qualche pensiero sulla sua cessione potrebbe venire”, glissa ironicamente Zamparini, salvo poi ribadire la volontà di tenerlo in squadra. E infine, una battuta sul suo pupillo Paulo Dybala, “bacchettato” da Nedved e reduce da un periodo non proprio brillante: “Penso che sia un passaggio che possono affrontare tutti nella vita, passare da 400 mila euro a 10 milioni a stagione non è uno shock da ridere. Magari questo gli provoca qualche scompenso, ma lui è un ragazzo molto intelligente. Marotta e Allegri stanno comunque facendo un grande lavoro”.
Fonte: GianlucaDIMarzio.com
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