La prima giornata del campionato 2012-2013 propone una sorta di “replica” di qualche anno fa. Questa gara, infatti, segnò anche l’esordio sulla panchina azzurra per Roberto Donadoni in panchina ad agosto del 2009. Tutti ricordiamo come andò a finire e ricordiamo anche che l’ex per eccellenza, Edinson Cavani, vestiva, allora, la casacca rosanero. Il Matador segnò a De Sanctis con un presunto fallo su chi sarebbe divenuto suo compagno di squadra poco meno di un anno dopo, Christian Maggio. E mentre il buon Edi continua a tenere tutti i tifosi azzurri ancora col fiato sospeso per via del suo contratto, le due formazioni si preparano a darsi sportivamente battaglia in una serata che si prevede molto calda a partire già dal clima. I veleni di Pechino hanno lasciato strascichi tra gli azzurri (niente sconti per gli squalificati, eccetto Mazzarri), che incassano, però la solidarietà del vulcanico presidente Zamparini (“Io mi sarei arrabbiato di più”). Nuovo allenatore per i siciliani, quel Sannino, originario di Ottaviano che, alla guida del Siena fino a giugno scorso, ha meritato una serie di complimenti, ottenendo la salvezza per i bianconeri, dando, tra l’altro, più di un grattacapo a Mazzarri, non ultimo la sconfitta di febbraio scorso nella gara d’andata della semifinale di Coppa Italia. Ora il “Sergente alla Al Pacino”, così come lo ha definito Giorgio Elia di Radio Radio Palermo, appare concentratissimo sulla partita e pretende lo stesso grado di concentrazione dai suoi ragazzi. Ragazzi, certo, perché il Palermo è una squadra che si è notevolmente ringiovanita, pur contando ancora su qualche “senatore” del calibro proprio di Miccoli, punto fermo della compagine siciliana. Ceduto, invece, Balzaretti, pezzo pregiato della collezione, a lungo corteggiato dagli azzurri quest’estate e che il patron Zamparini avrebbe ceduto volentieri al Napoli. Anche il portiere Viviano, ha cambiato colori, approdando in viola, sostituito da Ujkani, protagonista di una bella stagione a Novara agli ordini di Tesser. Giulio Migliaccio, originario di Mugnano, recentemente indicato come successore di Gargano, ha manifestato il suo gradimento per la piazza di Napoli, seppur Giorgio Perinetti (altro ex) abbia poi smentito un reale interesse da parte della società di De Laurentiis per il 31enne centrocampista (clicca qui per leggere l’intervista rilasciata in esclusiva ad Iamnaples.it). E parlando di centrocampo, Sannino sembra intenzionato per domenica a schierare un 3-5-2 con una mediana formata da Barreto e Donati che mostrano già grande intesa e Brienza sul centro-sinistra. Mantovani ed Ilicic lasciano ancora qualche dubbio circa il loro recupero; lo sloveno sembra avere più probabilità per domenica sera e punta a fare una bella gara e a riscattarsi in questo campionato che sta per aprirsi. Debutta Von Bergen, mentre pare destinato alla panchina Rios, uruguagio che insieme al connazionale Hernandez incontrerà Cavani ai prossimi appuntamenti della Celeste in vista di Brasile 2014. Domani conferenza stampa di Sannino al termine della seduta d’allenamento che sarà rigorosamente a porte chiuse. Una nota lieta e spensierata per il Palermo è giunta dalla seduta di giovedì, con un Miccoli in versione familiare. Il capitano si è infatti intrattenuto a palleggiare con il figlioletto che è sembrato pronto ad imitare le mosse paterne. Il suo nome è Diego, in onore di Maradona, idolo dell’attaccante rosanero che di lui già possiede il prezioso orecchino acquistato tempo fa in un’asta. Un legame in più tra Palermo e Napoli.
Maria Villani
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