Volge al termine la final eight del Campionato Primavera, domani Torino e Chievo si sfideranno per prendere il titolo di campione d’Italia. Il “giugno di fuoco”, però, del calcio giovanile continua. Il viaggio si sposta dall’Emilia Romagna alla Toscana, toccherà ad Allievi e Giovanissimi Nazionali darsi battaglia. Cominciano gli Allievi, prima i più grandi rigorosamente in ordine anagrafico. L’11 Giugno il via alle ostilità, immersi tra Chianciano, Montepulciano e le località limitrofe. C’è anche uno spicchio di Sud tra le otto finaliste, sarà il Palermo a rappresentare il Meridione. La formazione di Scurto, ex Juve Stabia, ha tutte le carte in regola per fare bene a Chianciano. I rosanero hanno chiuso il girone C al secondo posto, alle spalle della Roma di Muzzi.
Si tratta di un collettivo di ottimo livello che si esprime con grande efficacia nel 4-3-3, dove è l’attaccante esterno Bonfiglio a fare la differenza, dando imprevedibilità alla manovra. Brevliineo, che valorizza il suo baricentro basso per andare via in velocità all’avversario, dotato di grande esplosività sia nello scatto breve che nel tiro, ricorda Sebastian Giovinco e Fabrizio Miccoli, che proprio a Palermo ha scritto le pagine più belle della sua carriera. Bonfiglio ha segnato sedici gol in campionato, ponendosi nella classifica marcatori del girone C al secondo posto, alle spalle del romanista Calì. Bonfiglio non è l’unica individualità promettente dei rosanero, c’è anche il difensore centrale Simone Giuliano, dotato di tempismo e personalità. Il Palermo condivide con la Roma il dato della miglior difesa nel girone C, con soli sedici gol subiti. E’ un risultato che mette in luce la grande solidità della formazione di Scurto che presenta meccanismi ben immagazzinati in entrambe le fasi.
Se negli Allievi c’è il solo Palermo a rappresentare il Sud, nei Giovanissimi le rappresentanti saranno due: il Napoli e il Trapani. Gli azzurrini di Nicola Liguori hanno chiuso il girone H al primo posto, in virtù del vantaggio negli scontri diretti con la Reggina, che ha totalizzato gli stessi punti del Napoli. Squadra solida, apparsa in crescita durante la stagione, presenta un ottimo dato nel computo dei gol subiti: solo tredici tra campionato e play-off. Il segreto è sia nell’equilibrio tattico del 4-3-3 di Liguori che in una difesa con ottime individualità, in cui spicca capitan Giuseppe Esposito, dotato di tempismo, personalità e grande fisicità. Il punto di maggior forza è il centrocampo con Giovanni Mattera e Diego Passeri, due ragazzi del ’99 da tenere d’occhio con grande attenzione. Entrambi hanno grande tecnica di base, sono dei raffinati palleggiatori e hanno letali tempi d’inserimento negli ultimi venti metri. Raffaele Russo a sinistra e i classe ‘2000 Pasquale Messina e Salvatore Pelliccia, che s’alternano sulla destra, sono le bocche di fuoco per assistere Luigi Mentana, il goleador degli azzurrini che ha segnato quindici gol tra regular season e play-off. Dotato di una strepitosa fisicità, è un centravanti da seguire per la potenza esplosiva e l’intelligenza tattica con cui svolge il lavoro di boa, può potenziare ancora il patrimonio tecnico e deve migliorare in velocità d’esecuzione, equilibrio e coordinazione.
Il miracolo del Sud, però, si chiama Trapani. In Sicilia nessuno s’aspettava la cavalcata della formazione di Culcasi, che mette in evidenza anche un importante lavoro dell’intero settore giovanile. Il Trapani è tra le prime otto d’Italia nella categoria Giovanissimi Nazionali, avendo superato ai play-off prima il Benevento e poi la Reggina. Il modulo utilizzato è il 4-4-2, lo stesso che adopera Boscaglia in prima squadra perché c’è uniformità tattica tra tutte le squadre del vivaio. La squadra siciliana è stata la sorpresa del girone d’andata chiuso al primo posto in virtù di nove vittorie consecutive. La favola Trapani ha raggiunto l’obiettivo attraverso il gioco che ha negli esterni di centrocampo le armi più letali. Evola, con quindici reti, è il miglior marcatore della squadra siciliana e non è una punta, bensì un’ala destra. La cavalcata del Trapani ha avuto un finale epico; domenica scorsa i siciliani hanno acciuffato la qualificazione all’ultimo secondo con un gol su punizione di Amarasco che ha eliminato la Reggina. “E’ stata la gioia sportiva più grande della mia vita, un’emozione che mi porterò per tutta la vita. Per un trapanese come me è una soddisfazione enorme fare bene con la squadra della mia città”, così ha parlato con grande emozione dell’obiettivo raggiunto l’allenatore Giuseppe Culcasi. Parole che mettono in mostra l’impresa compiuta e chissà se questo ruolo di sorpresa non accompagni il Trapani anche nella final eight…
Fonte: Ciro Troise per paologhisoni.com
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